Diaco, finalmente qualcosa di interessante
Pierluigi Diaco, da sempre - troppo, ormai - spacciato come una giovane promessa del giornalismo, tra radio e televisione. Banalità mista ad insipienza ed accondiscendenza verso chi lo ospita, lo dirige oppure lo governa. Un Vespa in miniatura, venuto molto peggio. L'ho appena intravisto su RAI 1 mentre commentava una canzone di Eugenio Finardi: "mi auguro che le radio la trasmettino". Notevole.
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