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martedì 18 dicembre 2012

Si spezzano ma non si piegano

“Da Monti balle spaziali e terrorismo facile”.Renato BrunettaIl Mattino, 9 dicembre 2012

“Un anno di Monti ci ha regalato un milione di disoccupati in più, una riforma delle pensioni che ha creato gli esodati, una riforma del mercato del lavoro inutile; il potere d’acquisto e la produzione industriale sono a picco. Siamo sull’orlo del baratro”.
Renato BrunettaLInfedele, La7, 10 dicembre 2012


“Non ho i soldi per pagare la terza rata dell’Imu: Ho dovuto chiederli alle banche”.Renato BrunettaTg24, dicembre 2012


“Monti è ok, la sua agenda è la nostra”.Renato BrunettaTwitter, 16 dicembre 2016



Si sa, le leve corte si spezzano ma non si piegano.

Manca l'acciarino


Questi continuano con il teatrino, tutti ad assistere immobili e con le bocche aperte. Qualcuno comincia ad intuire qualcosa ma nel frattempo loro giocano a Bartali e Coppi, con uno che tira la volata all'
altro. Anche la Gabanelli pare che voglia spendere il credito conquistato negli anni per sistemare dei sassolini, far fuori Di Pietro ed agevolare la vendita dei gioielli di famiglia a prezzi di saldo.

domenica 28 ottobre 2012

"Il Cavaliere a Palazzo Chigi ci ha rimesso 14 miliardi"

Parola di Franco Bechis, oggi, dalle pagine di Libero (si fa per dire).
Il titolo è adatto per i lettori tipici di quel giornale (!?), definiti dallo stesso Cavaliere "scolari delle medie, di quelli poco svegli".
L'articolo, infatti, dice tutt'altro.

Chi sa come stanno le cose ne ricava che senza Palazzo Chigi oggi avrebbe come abitazione la parte di suolo sottostante un ponte.

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venerdì 31 agosto 2012

Lunedì tutti malati


Numero medio annuo delle giornate di malattia per ciascun lavoratore, per settore, territorio e genere, anno 2011: cliccare per ingrandire


di Corrado Giustiniani

Scettici sullo stress da weekend? 
E invece è vero: il giorno in cui gli italiani si ammalano più di frequente è il lunedì.
Convinti che nel privato si facciano meno assenze? Falso: i giorni passati a casa per malattia sono in media 17 l’anno per chi lavora in ditta, un giorno abbondante in meno per i dipendenti pubblici. E la regione con la peggior salute collettiva? È la Calabria, visto che lì i dipendenti privati si ammalano per 24 giorni e mezzo a testa e i pubblici sfiorano i 20 giorni. Un record.
Queste e molte altre informazioni ancora sono il risultato del nuovo sistema di notifica via computer all’Inps dei certificati malattia. «Siamo l’unico paese d’Europa che ha la teletrasmissione dei dati di malattia e che accentra tutte le informazioni presso un unico Istituto», dice orgoglioso il presidente Antonio Mastrapasqua. È un’autentica rivoluzione quella partita con gli 11 milioni e 714 mila certificati medici trasmessi nel 2011 per il settore privato e con i 4 milioni e 705 mila giunti per il comparto pubblico: «La teletrasmissione», spiega Mastrapasqua, «fa risparmiare tempo e denaro e consente di contrastare le finte malattie. Ma ha anche un ruolo di prevenzione, perché fotografa lo scenario della salute sul posto di lavoro, la ripetitività di certe affezioni per tipologia di azienda e per zona geografica. Il caso dell’Ilva oggi, e tanti altri in passato, ci ricordano come tutto ciò sia di vitale importanza». Per questo il presidente non maschera la sua delusione: «Quello che stupisce è che nessuno fino ad oggi ci abbia ancora interpellato per studiare questa straordinaria messe di informazioni. Non il ministero della Salute, non le Regioni che quella competenza hanno come primaria, non le organizzazioni degli imprenditori, come Confindustria e Confcommercio, non chi si occupa di medicina del lavoro».

domenica 29 luglio 2012

Campi Flegrei Deep Drilling Project

La Repubblica, 29 luglio 2012 - Cliccare per ingrandire



«Se toccate il vulcano Napoli esplode», (Il Mattino, 6 ottobre 2010). «È meglio non “sfruculiare” il vulcano», (Rosa Russo Jervolino, 2010).


Il nuovo sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha dato il via libera al progetto, ritenendo che non vi siano motivi d'allarme. Insorgono, però, i comitati no-trivelle.


Io se abitassi in quella zona, che nel sottosuolo nasconde una vera e propria pentola a pressione, vorrei avere il maggior numero possibile di informazioni sull'attività vulcanica in corso, evitando di chiudere gli occhi e tapparmi le orecchie in attesa di un nuovo giorno.


Comincerei, però, dall'assicurarmi quei piani di fuga che ancora oggi, incredibilmente, non sono stati realizzati. Solo dopo andrei a "sfruculiare" la bestia per capirne le intenzioni.

mercoledì 25 luglio 2012

Disegno di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo di suolo








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Ogni giorno in Italia si cementificano 100 ettari di suolo. Il Ministro Mario Catania ha presentato al Parlamento un Disegno di Legge che dovrebbe limitare il fenomeno: l’ultimo articolo del testo propone di abolire l’uso degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente dei Comuni. Non si potrà più fare "cassa" distruggendo per sempre le terre fertili.


Passerà?




lunedì 23 luglio 2012

“Con il solo rigore i rischi aumentano”


di Eugenio Occorsio (La Repubblica)

ROMA — «La parola d’ordine è solidarietà. 
Bisogna dare ai Paesi più indebitati, Italia, Spagna, Grecia, la possibilità di rinegoziare, allungare, rimodulare, i debiti. Ovviamente senza interrompere il corso delle riforme, ma senza forzature. Non c’è altra strada. Altro che fiscal compact. Con il rigore non si va avanti». James Galbraith, 60 anni, docente all’Università del Texas, ha un ruolo di primo piano fra gli economisti liberal americani così come lo aveva il padre, John Kenneth Galbraith, esegeta della crisi del ’29, organizzatore del piano Marshall, consigliere di Kennedy.
Anche Galbraith junior conosce l’Europa e ne interpreta i machiavellismi con arguzia: «Non sarei rassicurato dalle affermazioni di Draghi. Quando un banchiere centrale sente il bisogno di fare annunci così decisi, lo fa perché la situazione è drammatica».
Perché si è arrivati fin qui?
«Per incapacità o cattiva volontà, temo tutte e due. La chiave è in Germania. Ci sono forti gruppi interni, politici e finanziari, che l’euro l’hanno maldigerito e non perdono occasione per ostacolarlo. E poi ce ne sono altri, è il vero guaio, molto potenti, ai quali va benissimo una situazione di incertezza come questa. Pensate agli esportatori tedeschi. O alle banche: quando gli capiterà un altro periodo di tassi così bassi e nel contempo così alti in Paesi “fratelli”, con le possibilità di arricchirsi che ciò comporta? C’è pure, sotteso a tutto questo, un malinteso orgoglio tedesco per essere arrivati al vertice, aver riassorbito la Ddr, aver conquistato la leadership. Senza troppa voglia di dividerne i frutti».

sabato 21 luglio 2012

Ercolano, la salva l'Americano

Ercolano: vestibolo delle terme



Davanti alla fontana di Ercole, Hans, un giovanottone di Brema alto quasi due metri, scarica sulla sua testa la minerale comprata all’ingresso dell’area archeologica. «Questa fontana era stata costruita proprio per ristorare chi passava da qui» dice divertito Luca, la sua guida, davanti al faccione del figlio di Giove, che come duemila anni fa continua a guardare verso il mare ma non sputa più acqua dalla bocca. Diventerebbe una tappa forzata, in uno dei giorni più caldi degli ultimi cinquant’anni. Ercole contro Minosse, la forza contro il grande caldo che ha arroventato l’Italia. Ma che sembra non scoraggiare i turisti: a metà settimana, agli scavi di Ercolano c’è il pienone.
Più della media, che pure porta qui quasi 300 mila visitatori all’anno tra gli oltre 41 mila ettari di rovine sepolte dall’eruzione del Vesuvio in una notte d’estate del 79 dopo Cristo. «A Pompei c’è stato uno sciopero del personale e molti tour operator hanno dirottato qui i loro clienti», ci spiegano lungo il Decumano Massimo, da un anno restituito per intero alla comunità. Ma non è solo per quello. L’eruzione che ricoprì Pompei di cenere e lapilli, investì in pieno la ricca Herculaneum che sorge proprio alle pendici del Vulcano: lava e fango bollente penetrarono ovunque diventando roccia tufacea. Per questo, a differenza di buona parte dei siti archeologici nel mondo, chi visita Ercolano sa di trovare anche travi di legno e arredi originali, così come il magma li aveva ricoperti duemila anni fa. Allo stesso modo, molti edifici sono rimasti a due o più piani in altezza. Il più suggestivo è Villa dei Papiri, appartenuta al suocero di Giulio Cesare, Lucio Calpurnio Pisone, dove fu ritrovata una ricca biblioteca di quasi 2000 rotoli di papiro carbonizzati. Paul Getty, il magnate del petrolio, se ne innamorò a tal punto da farsela riprodurre, nel 1968, sulla collina di Santa Monica, in California, dove oggi ha sede il Getty Museum.
Pompei ed Ercolano, vittime gemelle del Vesuvio, adesso conoscono destini diversi. Hans e i suoi compagni di viaggio non trovano cani randagi lungo la loro passeggiata tra i resti di Hercolaneum. Niente infiltrazioni nelle domus, né crolli. Nemmeno una foto ricordo davanti alle macerie, non quelle del cataclisma ma quelle dell’incuria burocratica, che sono oggi l’ultima attrattiva di Pompei. Ci sono toilette pulite, informazioni chiare, personale cortese. Eppure appena dodici anni fa, Ercolano era in condizioni disastrose. Diverse case erano puntellate, molte strade non erano accessibili. Là dove non era riuscito il vulcano stava arrivando la miopia delle istituzioni. Cronache di un altro millennio.Perché la svolta arriva proprio nel 2000. David W. Packard, l’erede dell’impero informatico di Palo Alto, confida al suo amico archeologo Andrew Wallace-Hadrill, l’ex direttore della British School di Roma, l’interesse a finanziare la conservazione di un monumento in Italia. Non è un’idea di marketing per promuovere stampanti e software. Packard ha sessant’anni, ed era passato a occuparsi dell’azienda di famiglia dopo gli studi classici e dopo aver insegnato filologia alla Ucla, l’Università della California. Ma la passione è rimasta intatta. Attraverso la sua fondazione, la Packard Humanities Institute, digitalizza la letteratura latina e greca. E sente che è arrivato il momento di puntare sull’archeologia, il suo primo amore.

giovedì 12 luglio 2012

Finché morte non ci separi

Le primarie vanno a farsi benedire. Angelino dice di averlo chiesto lui a Silvio, ma c’è stata prima la risposta. (Giorgio Stracquadanio)
Il Vecchio satrapo sente di poter dare ancora qualcosa a questo Paese: il colpo di grazia. (ELLEKAPPA)

Zu Silviu
di Marco Travaglio
Non occorreva grande perspicacia per sapere con certezza che il Cainano sarebbe tornato anche ufficialmente a capo del Pdl. Bastava conoscere un po’ la sua indole, ma soprattutto guardare la faccia di Alfano e leggere le firme dei cervelloni che ne magnificavano le doti di leader, l’irresistibile ascesa, lo smarcamento da B., il programma anzi l’“agenda” per un “nuovo centrodestra ”moderno, liberale, europeo,moderato, finalmente scevro da conflitti d’interessi, e vaticinavano per il Cavaliere un ruolo da “padre nobile”. Era chiaro a tutti, fuorché ad Alfano e ai laudatores di corte, che mai, per quanto acciaccato e bollito, il Cainano avrebbe consentito che quella nullità ambulante dilapidasse quel poco che resta del suo bottino elettorale. E che, al momento buono, sarebbe tornato in prima linea. Ora il momento buono è arrivato, non certo per i finti sondaggi (QUI la prima pagina de Il Giornale) che darebbero il Pdl sotto la sua guida al 30%. Nel paese dell’amnesia gli occorreva qualche mese per far dimenticare i disastri degli ultimi 18 anni e il nome del responsabile numero uno.

domenica 8 luglio 2012

"Meno studi, meglio vivi"


[...] La 
campagna pubblicitaria ritrae due giovani trentenni, l'uno belloccio con le braccia conserte e lo sguardo sicuro; l'altro impacciato e goffo, giacca e cravatta piuttosto scialbe. Il primo ha “un posto fisso, un ottimo reddito e vive con la sua donna”, diceva l'annuncio.
Il secondo “è laureato da sei anni, ha un lavoro precario, un reddito basso e vive con i suoi genitori”. Quale dei due preferisci? Questa era la domanda.
Non si tratta di un sito di appuntamenti ammiccanti, ma della pubblicità dei corsi di formazione permanente del consorzio Enfapi, un centro di formazione professionale di Bergamo, legato a Confindustria e finanziato dalla Regione Lombardia.
Preferisci laurearti e divenire l'ennesimo colto precario senza donna, senza reddito e senza lavoro, o divenire capo reparto in fabbrica a sedici anni e vivere “con la tua donna” già a 30, come farebbe un uomo vero? [...]

Tratto da un articolo di Francesca Coin (docente di Sociologia Università di
Venezia Cà Foscari) per Il Fatto Quotidiano

Immigrati e capolarato: i numeri

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Stranieri entrati in Italia per motivi di lavoro

2006: 520.000
2007: 170.000
2008: 150.000
2011:  98.000



mercoledì 4 luglio 2012

Istruzione. Tagli e regali.



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Dal 2013 il Fondo per il finanziamento ordinario degli atenei sarà ridotto di 200 milioni. Prevista una riorganizzazione anche per gli enti di ricerca
a cominciare dal Cnr, dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e da quello di geofisica e vulcanologia (Ingv). Vengono invece soppressi l’Istituto nazionale di ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, l’Istituto italiano di studi germanici e l’Istituto nazionale di alta matematica. A rischio anche l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale, quello di astrofisica e il Museo storico intitolato a Enrico Fermi.
Per le scuole non statali sono in arrivo invece nuovi fondi per 200 milioni.
Tra le misure anche un maggiore coordinamento tra gli istituti che formano i funzionari pubblici e una riforma del sistema di reclutamento.

domenica 1 luglio 2012

"Eroi in mutande"



di Marco Travaglio


Siccome la mamma dei cretini è sempre gravida, c’è chi – soprattutto gli onanisti di twitter, più un insettucolo di Radio24 e un tal Macioce del Giornale – continua a menarla sul fatto che tifo contro gli “azzurri” agli Europei. Non mi riferisco a chi ci scherza sopra, com'è giusto che sia (tipo la banda del Misfatto), ma a chi replica con argomenti seriosi, patriottici, nazionalistici: tifare contro la Nazionale di calcio sarebbe disfattismo, tradimento, intelligenza col nemico teutonico. Se è per questo ho tifato pure per Spagna, Croazia, Irlanda e Inghilterra quando giocavano contro l’Italia. Invece ho tifato per l’Italia in altri tempi, quando a simboleggiarla erano i Bearzot, gli Zoff, i Trap. Anche allora c’era qualche furbetto coinvolto in scandali, tipo Rossi nel 1982: ma avevano pagato il conto con la giustizia. Ora invece, si usano le vittorie sportive (anche quelle meritate, come contro la Germania) per chiudere altre partite senza neppure aprirle: quella del calcioscommesse, che al rientro dei nostri eroi in mutande sfocerà nei deferimenti di club di serie A e di parecchi giocatori, forse anche azzurri; e addirittura quella della politica e dell’economia europea, con una ridicola, puerile, penosa ricerca di vendetta su paesi più virtuosi del nostro. Tipo la Germania della Merkel. Io vorrei sapere, che si vinca o si perda, cos’è quel milione e mezzo versato da capitan Buffon a un tabaccaio di Parma. Vorrei sapere quali e quanti dirigenti e calciatori coinvolti nell’inchiesta di Cremona per essersi venduti le partite in barba ai tifosi e alla lealtà sportiva, sono colpevoli o innocenti. E vorrei che i colpevoli fossero radiati e condannati. Nessuna vittoria all’Europeo può cancellare lo scandalo. E invece c’è chi confonde i piani.

Memoria selettiva


Questi più indietro di due mesi non riescono ad andare, oppure non possono. Con "Papi" loro, poi, sono sempre stati garantisti.

mercoledì 27 giugno 2012

Flaccidità


L’AMACA
In televisione, dopo un paio di stagioni di requie, c'è un improvviso affollamento di Santanché, Cicchitto, Gasparri e perfino Brunetta, con il Berlu in camicia nera (alla Hugh Hefner: non è fascista, è burino) che fa finta, come sempre, di sapere quello che dice. È un memento, l'improvviso ritorno a una realtà che è rimasta come sospesa per lunghi mesi. Il governo Monti è stato ed è tante cose, ma principalmente ne abbiamo approfittato, chi più chi meno, per prenderci una specie di anno (speriamo) sabbatico.
Se abbiamo chiuso un occhio su parecchie cose è perché non ci pareva vero di poter interrompere per un poco quella pazzesca somministrazione quotidiana di persone inverosimili e parole inverosimili che, forse troppo pomposamente, abbiamo chiamato “berlusconismo”.
Ora, spero di sbagliarmi, ma la sensazione è come quando, a fine estate, qualcosa nell'aria dice che le vacanze stanno finendo. Qualche nube sul mare, un temporale, refoli di vento autunnale, e i bagnini che cominciano a piegare le sdraio sempre più presto, alla sera. Ci si prepara al rientro. L'abbronzatura durerà meno di una settimana. (Michele Serra)



Ancora lui ...

giovedì 21 giugno 2012

Papa&Papi

Insidefoto

Ieri, i deputati PDL Gabriella Giammanco ed Alfonso Papa in udienza dal presidente Silvio BerlusconiGli ultimi giorni.