giovedì 22 marzo 2012

Sanità. Rapporto sulla valutazione degli esiti.




Il «Rapporto sulla valutazione degli esiti» è stato reso accessibile a certe categorie di professionisti dal Ministero della Salute che lo ha finanziato. Riporto di seguito i dati in percentuale pubblicati oggi da Il Corriere Della Sera relativi alle strutture ospedaliere virtuose (in verde) ed a quelle sotto la media stabilita dal Ministero (in rosso).




Infarto miocardio (angioplastica entro 48 ore in ospedali con oltre 40 interventi mensili)
Santa Maria Croce (Ravenna) 67
Careggi (Firenze) 67
Azienda Moscati (Avellino) 55


Azienda Moscati (Aversa) 5
Ospedale (Macerata) 2,6
Garibaldi (Catania) 2



Rottura del femore (pazienti operati entro 48 ore)
Macchi (Varese) 88
Saliceto (Piacenza) 78 
Riuniti (Pistoia) 69


Cà Foncello (Treviso) 9
Frosinone 5



Artroscopia del ginocchio (reintervento a 6 mesi)
Trento 0
Poliambulanza (Brescia) 0,5
CTO (Roma) 0,5


Ospedale (Palmanova) 6
Sestri Levante 7
S. Francesco (Bergamo) 14


Tumore maligno polmone (mortalità a 30 giorni)
Dell'Angelo (Venezia) 0
S. Vincenzo (Taormina) 0
San Paolo (Bari) 0,3


Carlo Poma (Mantova) 3,5
Civico (Palermo) 3,9
Careggi (Firenze) 4,3


Valvole (sostituzione o plastica, mortalità a 30 giorni)
Ismett (Palermo) 0
Niguarda (Milano) 0,84
Trento 0,88


Gemelli Policlinico (Roma) 6
Azienda Univ. (Pisa) 10,3
Casa Cura Mediterranea (Napoli) 15


Colicistectomia (laparoscopica, ricovero inferiore ai 4 giorni nei grandi ospedali)
Hamanitas (Milano) 92
Azienda Ospedaliera (Cuneo) 87
Verona 78


Cristo Re (Roma) 8
Lodi 5
Casa Cura Pierangeli (Roma) 1


Parto (quello del primo figlio avviene con taglio cesareo)
Castellammare Di Stabia 4,5
Civitanova Marche 5
Casa Cura Per Il Bambino (Monza) 7,6


S. Martino (Genova) 51
Casa Cura Tasso (Napoli) 59
Policlinico (Messina) 71

Ben vengano le valutazioni delle performance degli ospedali italiani: aiutano gli operatori a organizzare meglio i servizi e il cittadino (quando saranno rese pubbliche ai più) a scegliere il centro migliore. Ma le «classifiche» vanno sempre prese con le pinze. Due esempi. Un'attesa troppo lunga per un'angioplastica dopo un infarto (oltre le 48 ore) potrebbe non dipendere solo dall'ospedale, ma anche da un ritardato ricovero (un familiare che minimizza i sintomi del paziente, per esempio, un medico di base che non si trova: così i tempi si allungano). Secondo. Se un buon centro, mettiamo di cardiochirurgia o di neurochirurgia rivela una mortalità che riguarda i pazienti operati, un pochino più elevata rispetto a un altro buon centro, non è detto che il primo sia peggiore del secondo: può semplicemente voler dire che il primo accetta anche i casi più difficili, quelli con la mortalità più elevata, e abbassa così la sua media di successi. È anche questo il rischio delle classifiche: evitare certi interventi difficili per mantenere alti i punteggi. (Adriana Bazzi)

Il Rapporto annuale sull'attività di ricovero ospedaliero (dati SDO 2010) è disponibile in PDF QUI.

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