(Clicca per ingrandire) |
Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro
Quello in alto sarebbe l'impatto annuo del piano di dismissioni a regime sul deficit.
(Clicca per ingrandire) |
Una mozione di sfiducia che «nulla ha a che vedere con l'operato del ministro nel dicastero, ma che ha solo l'obiettivo di mettere in difficoltà il governo. Una mozione con carattere strumentale, e quindi anticostituzionale, solo per abbattere il governo, costi quel che costi». (Resoconto stenografico: QUI, video: QUI)A lui ed alla Lega Nord la cosa non interessa e, per questo, si è esibito in diversi minuti piuttosto comici durante i quali, tra l'ilarità generale (anche dei suoi), ha letto un interminabile elenco dei problemi dell'agricoltura. Si è ricordato quello delle contraffazioni ma ha dimenticato quello delle quote latte. Maroni non s'è visto.
Polemica concitata tra Mario Baccini, deputato PDL, e il meteorologo Paolo Sottocorona durante il talk show mattutino "Coffee Break", in onda su la7. Casus belli: la lista di "proscrizione" dei presunti politici gay omofobi, stilata da un blogger anonimo su una piattaforma web californiana. Si tratta di 10 nomi eccellenti che vengono ritenuti gay ed omofobi al tempo stesso e nell'elenco figura proprio il deputato pidiellino. Baccini, fiero "maschietto latino" come lui stesso ci tiene a precisare, dichiara di non essersi risentito per essere stato inserito nella lista, ma colpevolizza l'informazione su internet, tanto per essere in tema con la legge bavaglio pretesa dal governo: "Uno dei problemi di fondo anche del nostro paese è che noi, vivendo nell'era dell'informazione, viviamo in una democrazia dalla comunicazione "particolare" che non ha regole." E, parlando di "liste di prescrizione" anzichè di "proscrizione", attacca verbalmente Sottocorona, il quale precedentemente aveva minimizzato la gravità di quell'iniziativa anonima a causa dell'indubbia omofobia di tanti politici nostrani e dell'esistenza di molte barriere ideologiche. "Se parliamo di quello che pensate, allora io non condivido niente di quello che ha detto lei perchè per me ha detto solo stupidaggini", tuona Baccini. Sottocorona ribadisce che invece è servita quella lista per consentire una revisione dell'atteggiamento inaccettabile del governo sui diritti dei gay e delle coppie di fatto. Il deputato si infuria e, facendo spola tra il "tu" e il "lei", controreplica: "La lista è servita per lei! Ma che stai dicendo? Ma piantala! Lei ha visto un film western!". (Fonte)Davvero disgustoso, anche quando parla di "lista di prescrizione".
(Fotogramma tratto da questo video) |
[...] Credevo che il generoso, gaudente, eccessivo ma straordinariamente simpatico Silvio Berlusconi (“l’amor nostro” mi pare la più splendida, chestertoniana invenzione che il giornalismo italiano abbia mai potuto escogitare su di lui) la guardasse coi miei stessi occhi: quelli di un padre preoccupato, anzi di un nonno accogliente quale è. Invece mi pare sia andata diversamente. [...] Ma forse in questi anni mi sono immaginato un altro Berlusconi, guascone ma geniale, preoccupato della sua ditta ma anche capace di tenere i conti di tutti, splendidamente “bauscia” ma anche difensore delle donzelle nei guai. Forse un Berlusconi così – e un po’ me ne dispiace – non c’è mai stato. (Massimo Bernardini)
[...] Uno, insomma, che ha sempre dimostrato di saper tenere bene in mano la borsa della spesa, ma che dal punto di vista umano è a livello di default. Qualcuno può spiegare al signor ministro che non basta dimostrare di essere bravi a rompere i c.? Nei momenti decisivi bisogna pure dimostrare di averli. D’altra parte, almeno, da ieri abbiamo una certezza in più: si rassegnino quelli che speravano in Tremonti per scalzare Berlusconi, lui non farà mai nessun golpe, lui non sarà mai il nuovo Dino Grandi. Uno che si comporta come si è comportato il ministro dell’Economia in questa circostanza, infatti, non potrà mai essere in grado di fare il Gran Consiglio. Al massimo fa il Gran Coniglio. (Mario Giordano, 23 settembre 2011, QUI)
Mr Blog è Ambrogio Crespi ed è nato a Milano nel 1970.
Dal 1997 si occupa di comunicazione soprattutto nel mondo della politica e della pubblicità.
Assieme al fratello Luigi e la cognata Natascia Turato ha seguito, con incarichi diversi, varie campagne elettorali, in Europa e Sud America, la più importante delle quali è stata quella che ha portato nel 2001 Silvio Berlusconi a vincere le elezioni politiche (Il Contratto con gli italiani).
E’ stato direttore de ilnuovo.it, il primo giornale on-line italiano.
Nel 2006 si è candidato come sindaco di Milano ottenendo, in soli 25 giorni di campagna elettorale, ottimi risultati. Dal luglio del 2006 dirige il Clandestinoweb, un giornale on-line che si occupa di sondaggi di opinione, di politica e di spettacolo, raggiungendo migliaia di lettori in tutto il mondo.
Nel 2010 ha fondato, con l’amico Lior Angelovici, Spin Web, web company che accompagna chi ambisce a dominare il difficile mondo del web.
Borsa Italiana (QUI): clicca per ingrandire |
Walter Bonatti e Rossana Podestà (FOTO OLYCOM ) |
Elaborazione Studio Frasi per Il Fatto Quotidiano (Clicca per ingrandire) |
(Clicca per ingrandire) |
"Anche per Fazio dovrebbe valere il principio che la propaganda aperta deve essere più contenuta, almeno quando si toccano temi delicati. Siamo contenti della permanenza in Rai di Fazio, ma ci chiediamo se la propaganda contro la Tav sia un modello di giornalismo da servizio pubblico". (Giorgio Merlo, deputato PD)
"Ora Fazio dovrebbe invitare gli agenti feriti o gli operai del cantiere minacciati. Non è possibile che Mercalli faccia l'avvocato dei No-Tav con i soldi dei contribuenti." (Stefano Esposito, deputato PD)
"Da Fazio c'è stato un uso militante della tv contro la Torino-Lione. Ora spieghi anche i motivi che hanno portato alla progettazione dell'opera". (Enrico Farinone, deputato PD)
"Il Pd scopre l'acqua calda. La puntata No-Tav dimostra solo la politicizzazione di alcuni conduttori che da tempo il Pdl denuncia". (Agostino Ghiglia, deputato PDL ed Enzo Ghigo, senatore PDL)
Rivoglio il Cavaliere che mi fece sognare Dove sei, Cavaliere che quando scendesti in campo riaccendesti in me la speranza di rivedere finalmente un'Italia liberata da una dilagante corruzione e proiettata come astro splendente nella nuova Europa? Dove sei, Cavaliere che mi entusiasmavi quando promettevi nei tuoi discorsi che avresti ridato smalto alla nostra patria sbiadita e offesa dai comportamenti disonesti di una stragrande maggioranza di politicanti incapaci e ladri? Dove sei, Cavaliere che mi commuovesti quando, entrando con la tua Veronica nel teatro San Carlo di Napoli, ti emozionasti ascoltando le note di “I’ te vurria vasà”, la nostra più bella canzone d’amore che i maestri d’orchestra eseguivano in vostro onore? Dove sei, Cavaliere che mi facevi felice quando magnificavi l’amore per la famiglia? Dove sei, Cavaliere che riempisti il cuore di gioia di questo vecchio napoletano che ti scrive quando promettesti alla mia città di ridare a Napoli - ferita a morte dalla monnezza e dal turpe comportamento di “ominicchi” senza scrupoli e senza Dio - l’antico splendore di «città capitale di arte, cultura e bellezza»? Raffaele Pisani Catania
( Venezia, 18 settembre 2011) |
(La Repubblica online) |
"Qualcuno ha pensato di cancellare la festa di San Gennaro pensando che un Governo in scadenza possa cambiare anche le festività religiose. Invece Napoli è tutta qui, al di là del credo politico e delle convinzioni religiose", ha detto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris al suo arrivo al Duomo per partecipare alla funzione religiosa. Il sindaco, alla prima partecipazione in questo ruolo alle celebrazioni per San Gennaro, si è detto "emozionato". "Il giorno di San Gennaro - ha detto - è un giorno che fa parte della storia di questa città, è una tradizione popolare, identitaria e religiosa che unisce". Napoli ha sottolineato De Magistris "è una città in cui c'è una comunità cattolica, ma anche laica, ebraica, musulmana". Secondo il sindaco, il miracolo di San Gennaro "fa bene alla città, ma - ha aggiunto - Napoli non ha bisogno della religione e dei miracoli per andare avanti, ma del lavoro duro delle persone".Ha fatto bene, non poteva davvero evitare. E con queste dichiarazioni ha fatto fessi e contenti tutti. Un passo alla volta, aspettando Natale.
Laura Rio fa un bell’esercizio di scrittura a schiena dritta, come direbbero su questo blog, senza nessuna reverenza per il suo vicedirettore.QUI, invece, la replica della Costamagna .
(Clicca per ingrandire) |
Qualcuno dirà che, in fondo, Silvio ha così tanti soldi che si tratta di spiccioli per lui. Chiunque, con quel portafoglio si darebbe alla beneficenza. Chiunque si trasformerebbe in perfetto filantropo, amico dei più deboli e degli sfortunati. Chiunque. Siete proprio sicuri?