«Se non facciamo qualcosa entro giugno, rischiamo davvero di sparire. L’unica è fare passare questo provvedimento sulle liberalizzazioni, non illuderci sul lavoro perché tanto non passerà mai e staccare la spina. Mica per vincere le elezioni! Solo per tornare alla normalità e ritrovare gli elettori che altrimenti fuggiranno come gli eletti… Altrimenti rischiamo davvero la diaspora. C’è chi si è fatto ipnotizzare da Monti e pensa che il rifugio più sicuro sia quello di Pier Ferdinando Casini. E chi invece capisce e vede tutto immobile ed è disposto a fare gruppi suoi…». (Deputato PDL anonimo, in una confidenza a F. Bechis)
«Ma io non posso resistere ancora a lungo su questa strada. Stiamo prendendo a mazzolate i nostri elettori. E su molte cose la Lega ha ragione da vendere: fino a un minuto fa erano nostri alleati e ora dovremmo prenderli a calci schiacciandoci su Monti?». (Deputata PDL anonima, ex di Governo)
«Non serve che ti dica cosa penso, perché non conta nulla. E non capisco il nervosismo dei miei colleghi. Il nostro è un partito proprietario. Conta solo cosa pensa Lui. E cosa pensi si capisce: per qualche settimana è restato comprensibilmente sotto choc. Poi il presidente Silvio Berlusconi si è ripreso anche fisicamente. Ma non ha alcuna intenzione di cambiare linea. Seguiremo Monti fino alla fine. E furbetti quelli hanno il fatto il gioco del beauty contest che ci paralizza: prendono tempo sulle frequenze, riflettono un po’ di mesi, poi i mesi raddoppieranno non decidendo nulla e noi resteremo attaccati al carro». (Deputato PDL anonimo di lungo corso, settentrionale, ex di Governo)
«Sì, siamo un partito proprietario. Come tutti. Antonio Di Pietro è proprietario del suo partito. Nichi Vendola è proprietario del suo. E così Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini. Lo è anche la Lega, che sta affrontando il tema di un passaggio di proprietà. Va a finire che l’unico partito a struttura liberaldemocratica è il Pd…». (Deputato PDL anonimo)
«No, anche il Pd ha un proprietario: Giorgio Napolitano. E la riunione di condominio ha deciso che Monti è e Monti dobbiamo tenerci fino alla fine». (Deputato PDL anonimo)
«Da Monti molti di noi vorrebbero liberarci. Ma Berlusconi non vuole e chi dirige il partito non indica altro che la volontà del Capo. Certo almeno facessimo dei congressi veri, potremmo cercare di esistere…». Beh, i congressi si stanno facendo… «No, quelli regionali no. Solo provinciali. Ma sai a che servono! Sono quelli regionali che poi incidono sulla compilazione delle liste alle politiche e sul gruppo dirigente del partito». (Deputato PDL anonimo, appartenente già a molti altri schieramenti)
«Io tra un mese al massimo la spina la stacco, e alla peggio me ne vado. Tanto a restare faremmo comunque la fine dei topi, ed è meglio andarsene con un po’di dignità. Se te la riconoscono in politica prima o poi ci torni». (Deputato PDL anonimo)
Ma i vari esponenti del popolo delle libertà quando hanno qualcosa da far sapere alla dirigenza non hanno altro mezzo d'espressione che dirlo in confidenza a golaprofonda-Bechis? No, perchè pare un tema ricorrente...
RispondiEliminaSon fatti così. Male.
EliminaOggi su Libero. La Meloni: «Non siamo in Parlamento solo per schiacciare bottoni, sulle liberalizzazioni proporremo modifiche. Il Prof? Ha deluso»
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