Foto: Andreas Solaro/AFP/Getty
Un abitante dell'isola del Giglio sembra interrogarsi su quel che sarà di un mostro d'acciaio andato a morire a pochi passi da casa sua ed a due passi dall'abisso. Il ventre del mostro nasconde ancora i corpi di chi non è riuscito a sfuggirgli ma anche tanto veleno: letale.
Il Ministro Clini, medico chirurgo, da quelle parti fino all'altro ieri s'è visto solo in TV e sui giornali. Probabilmente anche lui dev'essere appassionato di cose fatte al telefono, il "telelavoro" all'italiana.
Oggi c'ha pensato Renato Schifani a dichiarare "dobbiamo diventare l'Italia del prima non quella del dopo": facile a dirsi. Ed infatti l'ha detto senza sforzo alcuno, se non quello di improvvisare una faccia compunta.
Avranno valutato ogni possibilità, ogni tecnica, ogni esecutore? Chissà!
Da Vespa e da quelli come lui non lo sapremo mai; meglio affondare la lama nel burro del dolore. Le comparse, tra migliaia di superstiti, non mancheranno per molto tempo.
Da Vespa e da quelli come lui non lo sapremo mai; meglio affondare la lama nel burro del dolore. Le comparse, tra migliaia di superstiti, non mancheranno per molto tempo.
Il Comandante Francesco Schettino, nell'eseguire una manovra illegale ma consueta, incoraggiata, apprezzata e tollerata, "ha fatto il guaio", come ha ammesso lui stesso, speronando uno scoglio. E poi? Cos'è successo dopo?
Tra le poche cose certe c'è quella che Schettino sia stato a lungo al telefono con l'armatore della nave. A discuter di cosa se non di come salvare capre e cavoli? I soccorsi in mare da parte delle Capitanerie italiane costano parecchio, a meno che non si dichiari naufragio con un "abbandonate la nave". La notizia del naufragio di una nave da crociera, però, può costare ancora di più per una società quotata in borsa. Hanno provato a far da soli, gli è andata male, purtroppo per chi c'ha rimesso la vita o la "salute".
Micky Arison, armatore israeliano naturalizzato statunitense, è l'amministratore delegato e maggior azionista della Carnival Corporation, proprietaria del marchio Costa Crociere. Anche lui in questi giorni si è posto degli interrogativi e promette che "rivedranno i propri standard di sicurezza".
Sui giornali farebbe molto più bella figura di Schettino, lo "sciupafemmine beone, spaccone e codardo". Nessuno però ne parla, chissà perché. Fossi De Falco, una telefonata proverei a fargliela, chiedendogli di alzare la voce per registrarlo meglio.
Bene, le nebbie cominciano a diradarsi.
RispondiEliminaSpunta il "Celodurismo".
Chissà da quanto tempo i Comandanti avevano in mente la bravata,
Magari ne avevano anche parlato fra loro, si può fare , non si può fare.
Quindi si spiega il perchè della Signorina che osservava da fuori Plancia, e non credo proprio che Schettino fosse ubriaco.
Anzi, bello sveglio.
Poi mi piacerebbe sapere perchè una donna è di colpo una Moldava, ed una macchina che crea un incidente un SUV, cari giornalisti con la s minuscola
Sempre che sia tutto vero, perchè leggere di una rotta cambiata a causa della presenza di un sub, vuol dire che il giornalista non si è chiesto se un sub potrebbbe essere li alle nove di sera e a che profondità pensava di andare .
A proposito , io alle Scole ci ho fatto un po' di immersioni e veder passar di li una nave da crociera penso che sarebbe proprio un bello spettacolo.
Infatti lo è stato
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=487347&IDCategoria=1
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/TV/index.php?id_categoria=13&id_ansalive=1202
Sì, abbiamo dei giornalisti davvero modesti.
RispondiEliminaE pare che anche dalle parti della Capitaneria quella notte dormissero.
Per non registrare un passaggio illegale con il sistema Ais?
La tariffa per il salvataggio di ogni passeggero è di 10mila euro, vivo o morto.
Vedremo chi risulterà più pulito alla fine.