Il Ministro Corrado Passera pensa in grande e lo mette nero su bianco. Lavori per 100 miliardi di euro in opere pubbliche che creerebbero 400 mila posti di lavoro entro il 2015 (280 mila stabilizzati e 120 mila nuovi).
Il Piano del Governo è così distribuito:
Il Piano del Governo è così distribuito:
- Progetti approvati al Cipe, opere "confermate" e piano Sud: 27,7 mld *
- Opere le cui procedure sono state sbloccate e risultano cantierabili già tra il 2012 e la fine del 2013, che ammontano a circa 24,5 miliardi (al netto di 6,7 miliardi che mancano ancora all’appello)
- Opere identificate ed "in corso di approfondimento" per essere cantierabili tra il 2014 ed il 2015: 50,9 mld
* Comprensivi di 2,7 mld di fondi regionali e 2,8 ,ld di fondi privati
Tra le infrastrutture da realizzare c'è l’asse ad alta velocità Brescia-Treviglio, che ha ricevuto il benestare definitivo del Cipe nel dicembre scorso (valore: 2 miliardi di euro). Oppure la discussa metro C di Roma che il 23 marzo scorso ha visto assegnati 119 milioni di euro. Il governo mette in evidenza altre tre opere milionarie: l’asse ferroviario ad alta velocità Milano-Genova, terzo valico dei Giovi che vale 1,6 miliardi, passati sotto la lente del Cipe e approvati nel dicembre scorso; la nona tranche di lavori del Mose di Venezia (600 milioni nel dicembre 2011) e la statale 106 Ionica (semaforo verde del dicembre scorso per 700 milioni di investimento).
Accanto gli investimenti il ministero sottolinea come siano stati anche individuati e rivisti i punti deboli delle normative che regolano il settore. Sono stati ridotti di due terzi i tempi per il perfezionamento e la registrazione delle delibere Cipe alla Corte dei Conti. Inoltre, per rendere «facilmente finanziabili» le opere pubbliche e per attirare capitali privati, sono state introdotte nuove norme sul project financing e i project bond. Infine, per seguire da vicino l’iter delle opere, il ministero ha creato un apposito sito all’indirizzo http://cantieri.mit.gov.it.
QUI un elenco di opere ancora incompiute in Italia.
QUI, invece, lo sviluppo della rete autostradale e ferroviaria veloce in Europa.
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