14 maggio del 1977, in via Carducci a Milano. Mario Ferrando uccideva con quel colpo di pistola il vicebrigadiere di Pubblica Sicurezza Antonio Custra, venticinquenne. Erano gli anni di piombo, quelli delle Leggi Speciali, invocate di nuovo in questi giorni dai soliti giornalacci e da uno di quelli che passano per "Comunisti": Antonio Di Pietro.
Gli incappucciati o i mascherati, furbi come pochi, verranno presto incastrati da altre foto alle quali non sono sfuggiti mentre erano a volto scoperto, e passeranno un guaio, con loro le proprie famiglie. Visto che non hanno imparato a giocare e vincere con le regole scelte ed imposte dai più forti.
C'è ancora qualche ragazzino che schiuma rabbia in interviste fantasiose ed anonime.
Un pensionato dei Cobas, avrà avuto sessant’anni, riempiva le sporte di sampietrini e ce le portava in prima linea. Ho visto un disabile che riempiva la carrozzina di sassi come una carriola, e ce li distribuiva. Altri ci dicevano: ‘Mostrate il volto, e fate gli scontri senza caschi o passamontagna perché siamo indignati! Non ci importa se ci schedano o no, non dobbiamo avere paura ! ’ Non ci dicevano più di smetterla, ora ci appoggiavano proprio”. “Vuoi sapere perché la rabbia è tanta e crescerà?”. Mi spiega Gabriele P., un compagno di scuola di Jacopo, che ha la fidanzatina al fianco. “Io ho sedici anni. Vivo a Palmarola, periferia nord di Roma. A fine luglio non avevamo più da mangiare. I miei non reagiscono, non fanno nulla, ma io vado a ogni manifestazione, faccio parte di un collettivo autonomi. Sai com’è il mio futuro? Sarò precario e farò fatica a trovare lavoro. Ci dicono che non ci sono soldi per i salari poi danno miliardi di euro alle banche che hanno la colpa della crisi?”.
Bravi, ottimo, bis !
Le Rivoluzioni prima si studiano e si pianificano Politicamente e poi si attuano, senza andare allo sbaraglio, facendo proprio quanto si aspettano quelli che vorresti combattere. Questi, invece, pare che siano andati ad allenarsi in Grecia ed in Val Susa, per spaccare il mondo con la sola forza delle mani, o con fionde e catapulte: i risultati di una scuola pubblica ridotta deliberatamente ad incubatrice di idioti.
La Legge Reale (da Oronzo Reale, ministro della Giustizia del governo Moro) del 1975 era composta da 36 articoli che ampliavano i poteri delle forze dell’ordine a cominciare dall’uso delle armi anche in ordine pubblico. Era previsto il “fermo preventivo” e la “perquisizione sul posto”, quest’ultima in casi di urgenza senza l’autorizzazione della magistratura. L’articolo 5 è ancora in vigore: divieto di volto coperto. Il centro d’iniziativa “Luca Rossi” ha calcolato che, tra il '75 e l'89, in virtù della legge furono uccise 254 persone e ferite 371. Nel 90 per cento dei casi, le vittime erano disarmate.
Ci vorrebbe qualcuno che facesse Politica con un'Idea complessa, una di quelle che ti provocano i mal di testa e che si fanno Ideologia senza passare per peccato. Un'attività seria, anticonformista, consumatrice e non consumata, dai costumi candidi e non scostumata. Poche chiacchiere e tanto scritto. Ma qui da noi vanno in televisione ad imitare i propri imitatori, facendo ridere i polli, quelli da batteria che non saprebbero come rincorrere una gallina libera.
Ora, grazie ai geni massacratori di statuine, ci saranno fermi preventivi, perquisizioni sul posto e qualche ammazzatina accidentale. Sarà ancora più difficile avere idee originali, o che queste riescano a sopravvivere.
Io, invece, sto aspettando un treno che partirà col buio illuminato da una luna quasi piena, seduto al tavolino di un bar poco distante dalla stazione. Un cappuccino al banco costa 1 euro, il doppio esatto se servito a cinque metri: l'ho scoperto per caso, prendendone un paio. Uno dei proprietari, tra uno sbadiglio e l'altro, si gingilla con Facebook: macchinazione infernale.
P.S.
Ma poi ritorno, non pensate a male.