[...] Credevo che il generoso, gaudente, eccessivo ma straordinariamente simpatico Silvio Berlusconi (“l’amor nostro” mi pare la più splendida, chestertoniana invenzione che il giornalismo italiano abbia mai potuto escogitare su di lui) la guardasse coi miei stessi occhi: quelli di un padre preoccupato, anzi di un nonno accogliente quale è. Invece mi pare sia andata diversamente. [...] Ma forse in questi anni mi sono immaginato un altro Berlusconi, guascone ma geniale, preoccupato della sua ditta ma anche capace di tenere i conti di tutti, splendidamente “bauscia” ma anche difensore delle donzelle nei guai. Forse un Berlusconi così – e un po’ me ne dispiace – non c’è mai stato. (Massimo Bernardini)
Ferrara gli risponde con la sua solita liturgia. Ammette di esser stato e di esser maleducato, ma per colpa degli altri: quelli del pensiero dominante, gli ipocriti ed i moralisti, la gentaglia scristianizzata ed i giornalisti incivili. Difensore di un gentiluomo, o di un "santo puttaniere".
La sua conclusione, che è quella credo interessi allo sfanculato, è la seguente:
Dia retta, Bernardini, la politica si è abbastanza rivoltata contro l’amor nostro, e alla fine forse – dico forse – ne avrà ragione, ma la morale abita dalla sua parte molto più che da quella dei suoi ineffabili nemici. Cordialmente, e con un certo imbarazzo per le sue gentilezze. Giuliano Ferrara
PS Amor nostro è espressione geniale e artistica inventata da Andrea Marcenaro, la mia, meno sentimentale, è Cav.
Bernardini sarà stato sincero oppure, da buon padre di famiglia, avrà voluto salvare il lavoro dei suoi giovani colleghi dal manganello della cortigiana furiosa? Chissà. A costo di tenersi stretto un vaffanculo, l'amore, per ora, è salvo.
Passepartout di Philippe Daverio, invece, è stato chiuso.
Il perchè questa gente finisca a cianciare di morale e mai di etica resta sempre interessante.
RispondiEliminaPorta Pia non ti dice niente?
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