mercoledì 30 maggio 2012

"Ho sognato il Papa"



di Marco Travaglio
Ho sognato papa Ratzinger che va a trovare il suo ex aiutante di camera Paolo Gabriele in camera di sicurezza e gli domanda se ha portato quei documenti fuori dal Vaticano e, se sì, perché. Paolo Gabriele spiega di averlo fatto perché vuol bene a lui e alla Chiesa, è un credente vero e ha letto nel Vangelo che “opor tet ut scandala eveniant”. Per questo, insieme ad altri, aveva riposto grandi speranze nell’opera di moralizzazione avviata da monsignor Viganò, su preciso mandato di papa Ratzinger, nel marciume degli appalti vaticani. E, quando il cardinal Bertone l’aveva silurato spedendolo a fare il nunzio apostolico a Washington, aveva deciso di non restare inerte dinanzi a una restaurazione che avveniva, ancora una volta, alle spalle del papa.
Così come, alle spalle del papa, c’erano cardinali che andavano in Cina a preannunciarne la fine imminente, altri che già programmavano la sua successione credendosi lo Spirito Santo, altri ancora che trescavano con i politici per perpetuare l’esenzione fiscale agli edifici religiosi ma commerciali in cambio di voti. Insomma, ha visto una gerarchia autoreferenziale tutta intenta alle lotte di potere e disinteressata alla religione, alla spiritualità, alla teologia, alla liturgia, alla pastorale, profittare della disattenzione del papa che, rara avis, si occupa solo di teologia, liturgia e pastorale e per questo è considerato un papa minore, sprovveduto, ingenuo.

martedì 29 maggio 2012

Il linguaggio dei professori


"... abbiamo delle responsabilità nei confronti dei nostri cittadini".
(Mario Monti, PiazzaPulita, La7, 24 maggio 2012, ore 22:30)



Quasi un secolo fa M. Heidegger nella sua opera Essere E Tempo sottolineava come il linguaggio utilizzato sia in grado di "parlare", riuscendo ad esprimere concetti, idee, informazioni che vanno oltre il semplice significato delle parole.


Siamo arrivati al punto di avere dei contabili al posto dei politici perché quest'ultimi si sono rivelati prima corrotti e poi incapaci. Dei contabili ai quali non viene neppure in mente di essere parte di un tutto, e la parola "concittadini" non li sfiora.


Questo discorso è esteso all'intera Europa, la quale non è capace di pensare a sé stessa come un'Unione di Stati e continua a scimmiottare malamente la confederazione nordamericana. Proprio dagli Americani, invece, potremmo e dovremmo trarre l'esempio di quanto avvenne in seguito alla loro guerra di indipendenza: i debiti dei singoli Stati furono federalizzati.


Alla Grecia, il Paese che l'ha concepita, come scrive G. Grass in un recente componimento, l'Europa offre un calice traboccante di cicuta urlando «bevi, finalmente, bevi».

mercoledì 23 maggio 2012

"Il Pd vince dove il Pdl perde"


"Il Pd vince dove il Pdl perde".
(Fabrizio Cicchitto, Porta a Porta, 21 maggio 2012)


Un genio.

Un po' come Oscar Giannino che ha impiegato solo diciotto anni per esprimere una condanna chiara del berlusconismo.
Il Centrodestra attuale non ha alcuna chance di battersi se non per eleggere un pugno di donne e uomini di fiducia di Berlusconi per difendere la sua azienda. Auguri all'amica Santanchè se si candida a questo ruolo. Auguri ai giornali di Berlusconi che dovranno battersi per questo spacciandola per la grande piattaforma liberale italiana. Ma una cosa è sicura. Per gente che voglia credere ancora dopo diciotto anni di umiliazioni e di promesse non mantenute, di cacchi propri proposti in realtà al posto delle promesse elettorali, per chi è liberale c'è poco tempo per creare questo soggetto oppure il messaggio elettorale è chiaro: tutti a casa. (Radio24, 22 maggio 2012)

Astensione dal voto: i numeri


A quel giochino chiamato "Democrazia" sembrano credere sempre in meno, anche in Italia.

martedì 22 maggio 2012

Che QUID dicono?



Alle sette e mezzo della sera, Alfano si decide a uscire. Parla come un marziano: “Il centrodestra è ancora maggioritario nel Paese”. Insiste sulla novità “epocale” annunciata da settimane e in programma per il 24 o il 29 maggio: “Il messaggio dei nostri elettori è fortissimo: chiedono una nuova offerta politica. Siamo determinati a offrirla a loro e al Paese”.


E pensano alla Santanchè come "grillina di destra".
Si sono squagliati, ormai.

sabato 19 maggio 2012

Infrastrutture e Trasporti: Passera dà i numeri

Il Ministro Corrado Passera pensa in grande e lo mette nero su bianco. Lavori per 100 miliardi di euro in opere pubbliche che creerebbero 400 mila posti di lavoro entro il 2015 (280 mila stabilizzati e 120 mila nuovi). 

Il Piano del Governo è così distribuito:


  • Progetti approvati al Cipe, opere "confermate" e piano Sud: 27,7 mld *
  • Opere le cui procedure sono state sbloccate e risultano cantierabili già tra il 2012 e la fine del 2013, che ammontano a circa 24,5 miliardi (al netto di 6,7 miliardi che mancano ancora all’appello)
  • Opere identificate ed "in corso di approfondimento" per essere cantierabili tra il 2014 ed il 2015: 50,9 mld

* Comprensivi di 2,7 mld di fondi regionali e 2,8 ,ld di fondi privati



Tra le infrastrutture da realizzare c'è l’asse ad alta velocità Brescia-Treviglio, che ha ricevuto il benestare definitivo del Cipe nel dicembre scorso (valore: 2 miliardi di euro). Oppure la discussa metro C di Roma che il 23 marzo scorso ha visto assegnati 119 milioni di euro. Il governo mette in evidenza altre tre opere milionarie: l’asse ferroviario ad alta velocità Milano-Genova, terzo valico dei Giovi che vale 1,6 miliardi, passati sotto la lente del Cipe e approvati nel dicembre scorso; la nona tranche di lavori del Mose di Venezia (600 milioni nel dicembre 2011) e la statale 106 Ionica (semaforo verde del dicembre scorso per 700 milioni di investimento).

Accanto gli investimenti il ministero sottolinea come siano stati anche individuati e rivisti i punti deboli delle normative che regolano il settore. Sono stati ridotti di due terzi i tempi per il perfezionamento e la registrazione delle delibere Cipe alla Corte dei Conti. Inoltre, per rendere «facilmente finanziabili» le opere pubbliche e per attirare capitali privati, sono state introdotte nuove norme sul project financing e i project bond. Infine, per seguire da vicino l’iter delle opere, il ministero ha creato un apposito sito all’indirizzo http://cantieri.mit.gov.it.


QUI un elenco di opere ancora incompiute in Italia.
QUI, invece, lo sviluppo della rete autostradale e ferroviaria veloce in Europa.


giovedì 17 maggio 2012

E ridono


Ieri alla Camera.
A fare da cortigiani al buffone ci sono pure Mario Landolfi, appena rinviato a giudizio, e Massimo Calearo, la grande scoperta di Veltroni.

mercoledì 16 maggio 2012

Momento dracmatico


Questo titolista le studia davvero di notte.

Quelli della "radice quadrata"


Con tutto quello che succede, fa quasi sorridere la notizia che alcuni irriducibili del Pdl, introdottisi nella Commissione giustizia della Camera con il pretesto di farne parte, stanno tentando in tutti i modi di boicottare le nuove norme anticorruzione. Come il proverbiale soldato giapponese che proseguì in solitudine la seconda guerra mondiale non sapendo che era finita, questo manipolo si batte contro lo spettro del “giustizialismo” come se il capo fosse ancora assediato a Palazzo (Chigi e Grazioli) con i gendarmi che bussano alle porte. Come se quella stagione e quelle faccende non fossero acqua passata, appena una trascurabile pozzanghera di fronte allo tsunami che l’ha poi travolta e cancellata, la crisi economica, la recessione italiana, lo sfarinarsi dell’Europa.
Ridotto dal voto amministrativo alla propria radice quadrata, il Pdl non si rende conto che rischia di passare alla storia non solo come il partito di Berlusconi (che già non sarebbe gran cosa) ma come il suo ufficio legale, traslocato in Parlamento per semplificare gli iter. Qualcuno dovrebbe passare ai pidiellini barricati in Commissione giustizia le notizie del giorno, o perlomeno una notizia stampa degli ultimi quattro o cinque mesi, perché sappiano che, fuori di lì, non ci si occupa più di loro, e soprattutto non più del loro illustre cliente, da tempo prescritto, da tempo dimenticato. (L'AMACA, Michele Serra 16 maggio 2012)

"La preghiera di Aiace"


In Grecia i cittadini hanno appena espresso democraticamente la propria volontà attraverso il voto, ma non va bene. Tutto da rifare, finché dal bussolotto non usciranno i dadi con i numeri giusti, quelli che piacciono agli altri.


Segnalo il commento di Barbara Spinelli, per La Repubblica.


La preghiera di Aiace

di BARBARA SPINELLI
CI ABITUIAMO talmente presto ai luoghi comuni che non ne vediamo più le perversità, e li ripetiamo macchinalmente quasi fossero verità inconfutabili: la loro funzione, del resto, è di metterti in riga. Il pericolo di divenire come la Grecia, per esempio: è una parola d'ordine ormai, e ci trasforma tutti in storditi spettatori di un rito penitenziale, dove s'uccide il capro per il bene collettivo. Il diverso, il difforme, non ha spazio nella nostra pòlis, e se le nuove elezioni che sono state convocate non produrranno la maggioranza voluta dai partner, il destino ellenico è segnato. 

Lo sguardo di chi pronuncia la terribile minaccia azzittisce ogni obiezione, divide il mondo fra Noi e Loro. Quante volte abbiamo sentito i governanti insinuare, tenebrosi: "Non vorrai, vero?, far la fine della Grecia"? La copertina del settimanale Spiegel condensa il rito castigatore in un'immagine, ed ecco il Partenone sgretolarsi, ecco Atene invitata a scomparire dalla nostra vista invece di divenire nostro comune problema, da risolvere insieme come accade nelle vere pòlis. L'espulsione dall'eurozona non è ammessa dai Trattati ma può essere surrettiziamente intimata, facilitata. In realtà Atene già è caduta nella zona crepuscolare della non-Europa, già è lupo mannaro usato per spaventare i bambini. Chi ha visto la serie Twilight zone conosce l'incipit: "C'è una quinta dimensione oltre a quelle che l'uomo già conosce. È senza limiti come l'infinito e senza tempo come l'eternità. È la regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere". Lì sta la Grecia: lontana dalle vette luminose dell'eurozona, usata come clava contro altri. 

martedì 15 maggio 2012

La Scienza In Diretta / 2



Venerdì scorso alla televisione pubblica hanno parlato di miracoli e di gambe che ricrescono. La "scienziata" stavolta è quella specie di suora di cui ho già scritto, Myriam Castelli.


QUI il video, al min. 13 della seconda ora.
Ancora la storia di Miguel Juan Pellicer di cui ha scritto di recente anche Vittorio Messori. Sergio De Santis e Luigi Garlaschelli, per il CICAP, commentano quella vicenda.

lunedì 14 maggio 2012

Stili di vita

Un primo piano delle scarpe rosse di papa Ratzinger di fronte al "tacco 12" di Rania di Giordania

Il Papa: "Basta cultura dell'effimero. Cambiare stili di vita contro la crisi". (QUI)
Una vera conversazione però l'abbiamo avuta soltanto durante la pausa, quando abbiamo preso il caffè. Ad esempio Ratzinger ha detto: «La tonaca le sta molto bene, padre Boff. Anche così si può dare un segno al mondo». Io ho risposto: «Ma è molto difficile portare questa tonaca perché da noi fa caldo». E il cardinale: «Così la gente vedrà la sua devozione e la sua pazienza e dirà: sta scontando i peccati del mondo». E io: «Abbiamo bisogno, certo, di segni di trascendenza, ma quelli non passano per la tonaca; è il cuore che deve stare a posto». Al che Ratzinger ha replicato: «I cuori non si vedono; bisogna pur vedere qualcosa». Ho risposto: «Questa tonaca può anche essere un segno di potere. Quando la porto e salgo sull'autobus, la gente si alza e dice: 'Padre, si accomodi'. Ma noi dobbiamo essere servitori».
Estratto da un'intervista al teologo Leonardo Boff apparsa sul settimanale tedesco Der Spiegel a firma di Birgit Kraatz e Manfred Mueller. L'intervista è riproposta in italiano sul quotidiano la Repubblica il 22 settembre 1984.

domenica 13 maggio 2012

Sbugiardati, ma anche no


Questa la prima pagina de Il Giornale.
Di seguito, invece, la versione di M. Travaglio.

Horroris causa
di Marco Travaglio
Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso dichiara testualmente a La Zanzara: “Darei un premio speciale a Silvio Berlusconi e al suo governo per la lotta alla mafia. Ha introdotto leggi che ci han consentito in tre anni di sequestrare 40 miliardi di beni ai mafiosi”. Era dai tempi della candidatura di B. al Nobel per la Pace, iniziativa di alcuni zelanti parlamentari del Pdl, che non si rideva tanto. Dopo il premio Guido Carli “alla carriera” (niente male l’idea di consacrare un piduista a erede universale di un uomo che combatté la P2), il Cainano incassa e si appunta, honoris causa, la medaglietta “una vita contro la mafia”. Sulla data d’inizio del suo impegno antimafia si fronteggiano varie scuole di pensiero.
C’è chi sostiene che B. abbia cominciato a combattere Cosa Nostra nel 1974, quando (come ha appena confermato la Cassazione nella sentenza Dell’Utri) ricevette a Milano la visita dei boss Bontate, Teresi, Di Carlo e Cinà, portati in dote dall’amico Marcello per suggellare la promozione del mafioso Vittorio Mangano a fattore di Arcore.

venerdì 11 maggio 2012

"Videla, il Vaticano sapeva"



Desaparecidos: documento della Santa Sede ritrovato
Scritto dopo un pranzo con i vescovi e il dittatore argentino

di Horacio Verbitsky Buenos Aires

La politica dei “desaparecidos” che il dittatore Jorge Videla ha finito per ammettere con diverse dichiarazioni e in tribunale, era nota fin dal 10 aprile 1978 alla Commissione esecutiva della Chiesa cattolica che, però, si guardò bene dall’informare l’opinione pubblica.
Tutto questo risulta da un documento rinvenuto nell’archivio della Conferenza episcopale.
Il documento porta il numero 10.949 e già il numero dà un’idea della quantità di informazioni sulle quali la Chiesa continua a mantenere il segreto. Il documento fu redatto a cura del Vaticano al termine di un pranzo con Videla ed è conservato nel fascicolo 24-II. Sono riuscito a visionare il documento in maniera surrettizia dopo che a una formale richiesta le autorità ecclesiastiche avevano risposto con la sorprendente affermazione secondo cui l’Episcopato non avrebbe archivi.
Quando incontrava esponenti della Chiesa cattolica, Videla parlava con la franchezza in uso tra amici. L’allora presidente dell’Episcopato, il cardinale Raul Francisco Primatesta, comunicò all’Assemblea Plenaria che lui e i suoi due vicepresidenti, l’arcivescovo Vicente Zazpe e il cardinale Juan Aramburu, avevano parlato a Videla dei casi di prigionieri apparentemente rimessi in libertà, ma in realtà assassinati, si erano interessati dei sacerdoti desaparecidos, quali Pablo Gazzarri, Carlos Bustos e Mauricio Silva, e di altre persone scomparse nei giorni precedenti all’incontro con Videla. Secondo il documento episcopale “il presidente ha risposto che apparentemente sarebbe ovvio affermare che sono già morti; si tratterebbe di varcare una linea di demarcazione: questi sono scomparsi, non ci sono più. Questo sarebbe il più chiaro, comunque ci porta a una serie di considerazioni in ordine a dove sono stati sepolti: in una fossa comune? E in tal caso chi li avrebbe sepolti in questa fossa? Una serie di domande alle quali le autorità di governo non possono rispondere sinceramente in quanto la cosa coinvolge diverse persone”, un eufemismo per alludere a coloro che avevano svolto il lavoro sporco di sequestrarli, torturarli, ucciderli e fare sparire le spoglie.

mercoledì 9 maggio 2012

"Non pagate il canone RAI". Detto, fatto.


Forse non è stato abbastanza chiaro ma Luigi Martinelli, quel bel tomo che ha fatto irruzione in un'Agenzia Delle Entrate armato di fucile a pompa, ha messo in scena tutto quel putiferio per un debito di un migliaio d'euro frutto di evasione del canone RAICome suggeritogli dal suo partito, la Lega Nord. A casa aveva un intero arsenale, probabilmente per realizzare la secessione con i metodi minacciati da Bossi.

Lui per ora è in galera, assistito da un avvocato messogli a disposizione dagli omini verdi. A Maroni & Co., che sono a piede libero, nessuno ha neppure rinfacciato niente.


E la barzelletta continua.

Arruffapopolo


Beppe Grillo a Genova, dove lo conoscono bene, non è riuscito ad arrivare neppure al ballottaggio. Ha avuto un solo Sindaco eletto - forse per sbaglio - a Sarègo, un piccolo comune del Vicentino. 
Una volta quelli come lui venivano chiamati "arruffapopolo": andavano nelle piazze, salivano su una sedia ed incanalavano la rabbia repressa del popolino, dando voce a lamentele e desideri inespressi. Una valvola di sfogo per chi, altrimenti, avrebbe potuto dar vita ad una Rivoluzione vera. Il ruolo non è passato di moda ed oggi viene indicato con un termine anglosassone, "Gate Keeper".

Tutto studiato, con tanto di marketing. Gridare, inveire
agitare, senza mai spingersi oltre una certa soglia, non sia mai. Fare senza strafare, come quando ha raccolto le firme da portare in Parlamento col risciò. Erano tante ma non in numero sufficiente, se non quello che gli consentisse di far spettacolo. L'iniziativa popolare per la riforma elettorale, invece, contrariamente a quanto non si pensi o propagandi, è arrivata al Senato.
Anche il suo blog, che dicono sia seguitissimo, propone senza raccogliere. I commentatori non hanno mai avuto la possibilità di interagire con il signor Grillo, ed alla fine il loro numero è andato scemando.

Movimento Cinque Stelle, Dati dell'Istituto Cattaneo
Al Nord ha raccolto qualche scontento, nessuna cifra sbalorditiva. Al Sud neanche sanno chi sia.
Il grosso enigma è dato dagli elettori astenutisi. Se il PD volesse davvero Governare avrebbe mezzi, uomini e strutture per poterlo fare a mani basse. C'è sempre qualcosa o qualcuno, però, che sembra frenarli.



E rispuntano gli "anarchici".

martedì 8 maggio 2012

Amministrative: il giorno dopo




 Queste le prime pagine (cliccare sull'immagine per ingrandirla) di alcuni giornali italiani nell'indomani delle Elezioni Amministrative. Come prevedibile, tre di questi si inventano cose che gli altri umani non hanno mai visto.

lunedì 7 maggio 2012

PDL: Le comiche finali


Tenetevi forte se non volete cascare per terra dal ridere.
Berlusconi, prima di volare a Mosca dal suo amico Putin, non convinto della figura di Alfano come candidato premier alle prossime elezioni politiche, ha commissionato un sondaggio su quest'altra figura.


Quando si dice "il Partito di plastica" ...

domenica 6 maggio 2012

"Made in Space"


Per scongiurare il rischio di tagli alla ricerca si è pensato di render noti al grande pubblico i risultati del lavoro nello spazio esterno al pianeta Terra. Il lancio del nuovo marchio è uno dei progetti avanzati dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) al simposio di Berlino sulla Stazione spaziale internazionale.


Alcuni esempi:
  • Il termometro che misura la temperatura nell'orecchio
  • Motori di aerei in alluminuro di titanio, una nuova lega che li rende più leggeri del 50%
  • La schiuma per materassi che conserva la memoria della forma
  • La sterilizzazione al plasma, che permette di uccidere i batteri a temperatura ambiente
  • Le schiume metalliche: metalli con bolle d'aria al loro interno che li rendono più leggeri e resistenti agli urti (utilizzati nelle gru)
  • Purificatori dell'acqua: i filtri utilizzati sulla Stazione sono oggi impiegati in alcuni villaggi africani
  • Mousse al cioccolato: la Nestlè ha un progetto per studiare la distribuzione omogenea delle bolle nei suoi prodotti
  • L’aerogelil materiale più leggero dell’aria usato come isolante termico nelle missioni spaziali ma adattabile anche a finestre e vetrate
  • I sensori di fumo usati per prevenire gli incendi
  • Vaccini: alcuni batteri nello spazio si moltiplicano più in fretta, permettendo di scoprire più facilmente i metodi per bloccarli

Derby amletico



Illustrazione di Doriano per Il Fatto Quotidiano.


L'Inter stasera ha solo un modo per evitare che la Juventus vinca lo scudetto: perdere il derby contro il Milan.

martedì 1 maggio 2012

Sconcerto



Il titolista ufficiale dev'esser rientrato dalle ferie.
Giusto in tempo.

Fondelli



Tanto per cambiare, anche oggi i "liberi servi" escono in stereofonia. Neanche mi viene la voglia di andare a rivedere le promesse fatte dal tizio di Arcore in vent'anni e mai realizzate nonostante maggioranze record in Parlamento.


Che facciano cadere Monti invece di partecipare al teatrino, in attesa di poter ricominciare da dove avevano interrotto. Oppure hanno paura? E di cosa?


Senza tanti anni con un puttaniere - per tacer del resto - al Governo (Comando) del Paese, impegnato nella salvaguardia della roba sua e di quella degli amici, probabilmente non saremmo giunti ad aver bisogno di un curatore fallimentare.


Senza l'amico di Dell'Utri (e degli amici di questi) gli altri forse avrebbero rubato lo stesso ma all'interno e per conto di Partiti tradizionali in concorrenza tra loro, con maggiori possibilità di contrastare la corruzione.
Avremmo avuto una Magistratura con più mezzi e meno bastoni tra le ruote. Avremmo vissuto in un Paese normale e non in una barzelletta.

Le puttane non c'entrano


«Credere, obbedire, obliterare»


Si sprecano le battute, da quella di Storace «È apprezzabile 
il silenzio di Alemanno sull’episodio. In fondo, si tratta solamente di un camerAtac» a quella anonima su Twitter del titolo di questo post.


A me sembra una cosa seria.