martedì 29 maggio 2012

Il linguaggio dei professori


"... abbiamo delle responsabilità nei confronti dei nostri cittadini".
(Mario Monti, PiazzaPulita, La7, 24 maggio 2012, ore 22:30)



Quasi un secolo fa M. Heidegger nella sua opera Essere E Tempo sottolineava come il linguaggio utilizzato sia in grado di "parlare", riuscendo ad esprimere concetti, idee, informazioni che vanno oltre il semplice significato delle parole.


Siamo arrivati al punto di avere dei contabili al posto dei politici perché quest'ultimi si sono rivelati prima corrotti e poi incapaci. Dei contabili ai quali non viene neppure in mente di essere parte di un tutto, e la parola "concittadini" non li sfiora.


Questo discorso è esteso all'intera Europa, la quale non è capace di pensare a sé stessa come un'Unione di Stati e continua a scimmiottare malamente la confederazione nordamericana. Proprio dagli Americani, invece, potremmo e dovremmo trarre l'esempio di quanto avvenne in seguito alla loro guerra di indipendenza: i debiti dei singoli Stati furono federalizzati.


Alla Grecia, il Paese che l'ha concepita, come scrive G. Grass in un recente componimento, l'Europa offre un calice traboccante di cicuta urlando «bevi, finalmente, bevi».

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