venerdì 29 giugno 2012

"L'angelo invisibile di Milano"

ILLUSTRAZIONE DI PAOLA FORMICA


L’ANGELO INVISIBILE DI MILANO
CHE AIUTA CHI È RIMASTO INDIETRO
Salda i debiti e paga gli affitti. «Il mio nome? Non conta»

di Giangiacomo Schiavi
L’uomo che fa vivere la speranza 
ha appena trovato casa a un disoccupato domiciliato da due anni in una vecchia auto. Si è presentato nel quartiere Stadera e ha bussato a una portiera chiusa. Gaspare Tumminello dormiva lì, con la barba sfatta, i denti persi e una storia da disperato involontario: fino a 46 anni gestiva un bar, faceva su e su, insomma se la cavava. Poi i debiti, i prestiti, la malattia. Ha perso tutto. A 54 anni senza sussidio e con un tumore si fatica a mangiare e non si riesce a pagare l’affitto: si sprofonda sempre di più. «Milano è dura e spietata, ma non si può vivere così», ha esordito l’uomo arrivato con l’intenzione di dargli una mano. In una settimana la vecchia auto è finita in un box; Tumminello oggi dorme in un letto: affitto pagato, spese comprese. Il mestiere dei poveri è quello di doversi arrangiare, ma se qualcuno li aiuta il futuro fa meno paura: si può ritrovare una strada e la dignità. Tumminello quasi incredulo ha ringraziato; l’uomo gli ha messo in tasca un assegno: «Se deve mangiare qui c’è il necessario. Faccia le sue cure e speriamo bene. Una raccomandazione: non si arrenda». Come hanno fatto gli altri milanesi in difficoltà sovvenzionati, aiutati, indirizzati dall’invisibile signore che si materializza all’improvviso e poi sparisce come Nembo Kid.

mercoledì 27 giugno 2012

Flaccidità


L’AMACA
In televisione, dopo un paio di stagioni di requie, c'è un improvviso affollamento di Santanché, Cicchitto, Gasparri e perfino Brunetta, con il Berlu in camicia nera (alla Hugh Hefner: non è fascista, è burino) che fa finta, come sempre, di sapere quello che dice. È un memento, l'improvviso ritorno a una realtà che è rimasta come sospesa per lunghi mesi. Il governo Monti è stato ed è tante cose, ma principalmente ne abbiamo approfittato, chi più chi meno, per prenderci una specie di anno (speriamo) sabbatico.
Se abbiamo chiuso un occhio su parecchie cose è perché non ci pareva vero di poter interrompere per un poco quella pazzesca somministrazione quotidiana di persone inverosimili e parole inverosimili che, forse troppo pomposamente, abbiamo chiamato “berlusconismo”.
Ora, spero di sbagliarmi, ma la sensazione è come quando, a fine estate, qualcosa nell'aria dice che le vacanze stanno finendo. Qualche nube sul mare, un temporale, refoli di vento autunnale, e i bagnini che cominciano a piegare le sdraio sempre più presto, alla sera. Ci si prepara al rientro. L'abbronzatura durerà meno di una settimana. (Michele Serra)



Ancora lui ...

venerdì 22 giugno 2012

Fa caldo



Caldo record in California. Per rinfrescarsi Akasha, una tigre del Bengala ospite dello zoo di Vallejo, non ha resistito alla tentazione di un tuffo in piscina (foto Justin Sullivan / Afp).

giovedì 21 giugno 2012

Mario Chalmers, "Mr. Clutch"



«I Thunder hanno deciso di farmi marcare da Durantin modo che non avesse problemi di falli come nelle altre gare: l’ho presa come una mancanza di rispetto e gliel’ho fatta pagare»
(Mario Chalmers)


NBA, gara -4 tra Miami Heat ed Oklahoma City Thunder. La squadra della Florida è sotto di 17 punti nel primo quarto di gioco. Chalmers che, a detta di Dwane Wade, è convinto di essere il miglior giocatore del gruppo, ha fallito 18 degli ultimi 20 tiri a canestro. Il tatuaggio che si è fatto su un braccio, però, recita «Mr. Clutch», ovvero, quando conta lui c’è sempre: inizia a segnare. Venticinque punti, 12 nell’ultimo quarto, compresi gli ultimi 5 della partita, quelli che hanno sigillato la vittoria di Miami. L’abitudine ad essere decisivo nelle grandi partite ce l’ha nel sanguenelle Final Four Ncaa del 2008 fu infatti la sua tripla sulla sirena a portare i Kansas Jayhawks al supplementare, dove poi spazzarono via Derrick Rose e i Memphis Tigers, vincendo il titolo universitario.

Papa&Papi

Insidefoto

Ieri, i deputati PDL Gabriella Giammanco ed Alfonso Papa in udienza dal presidente Silvio BerlusconiGli ultimi giorni.




domenica 17 giugno 2012

Maria Gadù a Milano


Maria Gadù sarà in concerto a Milano il 6 luglio, all'interno di Latino Americando Expo 2012. Presenterà il suo secondo album Mais uma página, dopo la notorietà ottenuta con Shimbalaie.

No Pé do Vento by Maria Gadú on Grooveshark Amor de Indio by Maria Gadú on Grooveshark A Valsa by Maria Gadú on Grooveshark oração ao tempo by Maria Gadú on Grooveshark Linha Tênue by Maria Gadú on Grooveshark

giovedì 14 giugno 2012

Nuovo biscotto in arrivo



"Non dobbiamo sopravvalutare la Croazia", "Abbiamo sopravvalutato la Croazia", "Abbiamo incontrato poche volte la Croazia, con una vittoria, due pareggi e tre sconfitte".


Italia - Croazia 1-1, dopo il vantaggio azzurro iniziale.


La Spagna farà una goleada contro l'Irlanda e pareggerà 2-2 o 3-3 nell'ultima partita contro la Croazia. Buffon, già morto, non avrà niente da poter dire sui due feriti sopravvissuti.


Aggiornamento
LA UEFA prevede che in caso di parità tra due o più squadre le discriminanti siano negli scontri diretti il maggior numero di punti, la miglior differenza reti e il maggior numero di gol; in caso di ulteriore parità valgono la differenza reti e il maggior numero di gol segnati nell’intero girone, il coefficiente Uefa, la classifica fair play e il sorteggio.
L’Italia per passare deve battere l’Irlanda e sperare che Croazia-Spagna non finisca in parità da 2-2 in su, risultato che eliminerebbe gli azzurri per il minor numero di gol segnati negli scontri diretti.
In caso di 1-1 invece gli azzurri dovrebbero battere l’Irlanda con tre gol di scarto o con due, ma dal 4-2 in su. Se Croazia-Spagna non finirà in parità, gli azzurri passerebbero come secondi.


Alcune dichiarazioni successive allo Spagna - Irlanda 4-0

«Croazia e Spagna sono due grandi squadre, non possono fare una cosa del genere». (Pirlo). «Non credo all’ipotesi del 2-2, gli spagnoli vogliono vincere sempre». (Marchisio). «Tutte le partite sono regolari e da giocare, dobbiamo pensare così» (Prandelli).


«La Spagna non può macchiarsi così, per questo io mi sento vivo. La differenza rispetto al 2004 è abissale: danesi e svedesi erano cugini, confinavano, passare il turno di un Europeo era per loro il massimo obiettivo. La Spagna è campione del mondo, non ha paura di nessuno, non può farsi ridere dietro». (Buffon).

martedì 12 giugno 2012

Numeri sugli esodati: “Diffusione deplorevole, create disagio sociale”


Il confronto tra fantasia (Governo tecnico) e realtà (INPS).
Cliccare per ingrandire.

Le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Fornero lasciano capire che sbagliare le cifre relative al numero dei lavoratori "esodati" è stato intenzionale.

sabato 9 giugno 2012

"I biscotti non sono tutti uguali"



Di Marco Travaglio
Il 22 giugno 2004, allo stadio di Oporto, Danimarca e Svezia disputano il quarto di finale degli europei di calcio in Portogallo. Se una delle due vince, passa il turno con l’Italia di Trapattoni. Se invece pareggiano, si qualificano entrambe e l’Italia torna a casa. Alla vigilia il portiere della Nazionale azzurra avverte: «Se fanno davvero 2-2, altro che Ufficio inchieste: direttamente le teste di cuoio in campo ci vogliono!». Quella sera, sugli spalti di Oporto, le due tifoserie srotolano striscioni beffardi: “2-2 e ciao Italia”.

In campo i calciatori scherzano sul pareggio annunciato e sugli italiani che sospettano il “biscotto”. Finisce puntualmente 2-2, dopo una partita molto combattuta, risolta però all’ultimo minuto con il gol dello svedese Jonson favorito da una mezza papera del portiere danese Sorensen. Seguono quattro minuti di melina, prima del fischio finale dell’arbitro. Le due squadre vanno in semifinale, gli azzurri sono eliminati.
Del Piero alla fine non vuol fare polemiche: «Non cerchiamo scuse». Anche Trapattoni, subito esonerato, dice: «Non voglio credere a una combine».
Ma gli altri azzurri, da Panucci a Zambrotta, da Pirlo a Cannavaro, fremono di sdegno e sparano a zero sui colleghi scandinavi e il loro “biscotto” ammazza-Italia. Il più indignato è sempre il portiere: «Il 2-2 è uno schifo, uno scandalo a livello mondiale. Ha perso soprattutto lo sport. Provo vergogna, ma non per noi: per gli svedesi e i danesi. L’hanno fatta proprio sporca. E pensare che il calcio, non essendo solo soldi e business, dovrebbe dare insegnamenti ed esempi. Ma dopo questo pareggio che cosa penseranno i giovani? Che è giusto mettersi d’accordo anche a 13 anni per vincere la coppa della parrocchia».

venerdì 1 giugno 2012

Dürer, mostra a Norimberga


Cristo dolente (30 x 19 cm), Albrecht Dürer - 1493 circa


Fino al 2 settembre, il Germanisches National Museum di Norimberga ospita la mostra Il giovane Dürer, con opere tedesche e provenienti da 12 Paesi diversi: autoritratti, ritratti della famiglia e degli amici, studi naturalistici, narrazioni drammatiche, disegni liberi e dipinti su tavola, fino al 1505.
Info: www.gnm.de


Negli ultimi tre anni un gruppo di ricercatori ha compiuto una serie di studi in vari musei del mondo con raggi X e fotocamere infrarosse riportando alla luce gli schizzi preliminari e individuando gli strumenti utilizzati da Dürer. I risultati di queste ricerche permetteranno ai visitatori di capire i segreti dell’artista e di entrare nel suo mondo.


Il dolore del Cristo è lo stesso che prova chi confronta il sito internet allestito per valorizzare questa mostra con uno qualsiasi italiano: il nostro Paese appare indegno erede di così tanta genialità del passato. Non siamo capaci neppure di campare di rendita, facendoci ridere dietro da chi riesce a valorizzare quattro sassi o due mura.

QUI una lettera a Willibald Pirckheimer, pubblicata oggi da Il Corriere Della Sera, in cui l'artista tedesco scriveva della sua esperienza nell'Italia di allora.