lunedì 5 settembre 2011

Giannino e la mossa del cavallo

OSCAR GIANNINO è un giornalista versatile, talmente abile da riuscire a sostenere contemporaneamente tesi contrapposte, a seconda di quale sia il pubblico (e l’editore) cui si rivolge. La gradazione è la seguente: su Radio 24, della Confindustria, è la voce della delusione imprenditoriale per Berlusconi. È durissimo, scandisce tutti i giorni che questa maggioranza ha “fal-li-to”, alzando le tasse invece di ridurle. Poi cambia cappello: da editorialista del gruppo Caltagirone (Messaggero ecc.) modera i toni, ma è comunque implacabile sui “gravi errori” nella manovra. Poi succede che gli capiti di scrivere anche per Panorama , edito da quello stesso premier appena bersagliato da Radio 24. E Giannino si converte, scopre che i pasticci di bilancio sono solo “una mossa del cavallo”, che per Berlusconi questi sono giorni di “grande soddisfazione”, gli scappa anche un omaggio a “re Silvio” capace di trionfare sull'infida  Lega e lo scaltro Tremonti. Morale: editore che vai, Giannino che trovi. (Fonte: "Lecca Lecca", Il Fatto Quotidiano 4 settembre)


E' una mossa alla quale sembra essersi affezionato. Già nel 2004, su Il Foglio, ne scrisse riferendosi ad un possibile avvicendamento fra Tremonti e Monti al Ministero dell'Economia. Potrebbe darsi all'ippica.

2 commenti:

  1. L'ho sempre considerato similmente al mago Otelma.
    C'è da dire che Otelma veste meglio.

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  2. Giorni fa riflettevo proprio su Otelma.

    L'ho sempre considerato male, sbagliandomi.
    Prende in giro la gente sfacciatamente, in modo che non si possa parlare di vittime inconsapevoli. Nessun subdolo raggiro.

    Una parodia vivente di tanti altri figuri che spacciano verità vestiti quasi allo stesso modo, o in giacca e cravatta.

    Furbo sì, ma in fondo onesto.

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