martedì 13 settembre 2011

Lo scoop corre sui binari



Quelli de Il Giornale sono dei geni. Come nei film americani, si improvvisano investigatori. Contattano esperti, senza dirgli di cosa si tratti di preciso, interrogano i propri tecnici informatici. Fanno illazioni, si credono finalmente giornalisti veri.


A Fausto Biloslavo, vorrei sommessamente far notare che


- Nei film le fonti audio sono quelle originali, come le registrazioni della polizia.
- Uno come Gheddafi non credo riesca a passare inosservato, soprattutto in treno.
- Gheddafi stesso dovrebbe essere a conoscenza di quanti treni ci siano in Libia, comportandosi di conseguenza.


- Agli esperti ed ai tecnici informatici, di solito, si chiede un parere sull'intero campione non solo sul "ciuf ciuf" del trenino, che potrebbe essere stato aggiunto con qualsiasi scopo, anche un messaggio in codice o un depistaggio, e che potrebbe essere qualcos'altro. In particolare, io mi informerei meglio sul rumore che fanno certe centrifughe o alcuni compressori.


Questi fanno così ridere che vien da piangere.

4 commenti:

  1. scusate, ma ad Arcore passa la ferrovia?
    perché un controllo sotto il lettone di Putin lo farei per vedere se per caso vi si nasconde Gheddafi.

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  2. LOL
    In effetti, la linea Monza - Lecco passa da lì.
    Possibile che nessun "Padano" abbia notato Gheddafi parlare al dittafono?

    Potrebbe trattarsi anche della Sardegna.

    Lo "SCOOP", comunque, sta sparendo dalla prima pagina.

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  3. :D Io un po' ci lavoro con le tracce audio...

    La cosa migliore che posso pensare è che il Giornale adegui le sue scelte editoriali al lettore medio che lo compra.
    Diciamo, un Giornale 'rassicurante'.
    Come Vespa.

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  4. I commenti dei lettori sono stati piuttosto impietosi. L'unico scoop che gli rimane è quello dell'annuncio della fuga del grande statista ad Antigua.

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