giovedì 8 settembre 2011

Mondadori: nuovo consulente per la saggistica


Lui, quello delle poesiole.
Prossime pubblicazioni: La mafia uccide d’estate di Angelino
Alfano (a novembre) e Che ci faccio qui del vicepresidente della Camera Pdl Maurizio Lupi (ottobre).
La Lettera Caro Direttore, apprendiamo con molto dispiacere e sconcerto della brusca estromissione di Andrea Cane dalla casa editrice Mondadori. Tutti noi conosciamo Cane da anni e ne apprezziamo le qualità professionali, intellettuali e umane. In un venticinquennio di lavoro intelligente e appassionato, egli ha dato un contributo essenziale alla formazione del più vasto e ricco catalogo editoriale italiano curando i singoli volumi in uno scambio fruttuoso con gli autori come solo cultura, esperienza e gusto consentono. Il suo nome è legato soprattutto al settore della saggistica. Dalla fine degli anni ’80, Cane ha acquisito e pubblicato con successo molti tra i più grandi autori internazionali.
Storici come (citiamo tra i tanti) Simon Schama, Francois Furet, Richard Davis Hanson, Elaine Pagels, Hugh Thomas, Niall Ferguson, Walter Isaacson (esperto di Einstein, di cui uscirà in novembre la biografia autorizzata di Steve Jobs). Giornalisti e commentatori come
Thomas Friedman . Scienziati come Stephen Hawking, Richard Dawkins Steven Pinker, V. S. Ramachandran. Grazie alla sua lunga esperienza all’estero (ha insegnato per cinque anni all’università di Cambridge), Cane si è guadagnato l’amicizia personale di molti suoi autori come il sociologo Jeremy Rifkin, il matematico John Barrow e il premio Nobel per l’economia Amartya Sen. Tra gli italiani, oltre a noi che firmiamo questa lettera, Cane ha pubblicato i più importanti divulgatori storici (Antonio Spinosa, Arrigo Petacco, Giordano Bruno Guerri, Mimmo Franzinelli, Gianni Oliva) e au-tori (citiamo ancora alla rinfusa) come: Piergiorgio Odifreddi, Massimo Franco, Aldo Cazzullo, Umberto Veronesi, Flavio Caroli, Mario Giordano, Cinzia Tani, Marcello Veneziani, Luca Ricolfi. Con una breve e fortunata incursione nella narrativa, qualche anno fa Cane ha portato in Mondadori l’ancora sconosciuto Niccolò Ammaniti, il già affermato Andrea Camilleri, e l’esordiente Alessandro Barbero, vincitore del premio Strega 1996. E’ per noi motivo di grande stupore che la Mondadori abbia pensato di fare a meno della sua collaborazione. Stupore che si tinge di profonda inquietudine, alla notizia che la casa editrice avrebbe di recente arruolato come consulente per la saggistica l’ex-ministro Sandro Bondi. Senza dare valutazioni sulla persona, non vorremmo leggere nella combinazione di questi eventi i sintomi di una deriva che non sarebbe certo all’altezza delle tradizioni di una casa editrice della rilevanza (e della storia) di Mondadori.
Corrado Augias, Stefano Bartezzaghi, Pasquale Chessa, Pietro Citati, Roberto Cotroneo, Lorenza Foschini, Carlo Fruttero, Vito Mancuso, Michela Marzano, Mario Pirani, Giovanni Sartori, Tiziano Sclavi, Marco Vigevani, Vittorio Zucconi.
Lettera pubblicata oggi su La Repubblica 

4 commenti:

  1. S'è sempre ben guardato dal mettere dei perfetti idioti nelle sue aziende.
    Se comincia, vuol dire che siamo davvero alla fine.

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  2. Oh! Comunque al buon Bondi un posto lo si doveva pure trovare, eh!
    Se non se lo è meritato lui, chi altri? :D

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  3. Sì, certo. Si sapeva. Vorrei vedere anche i contratti di Alfano e Lupi. Saranno certamente legati al numero di vendite.

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  4. Strano non l'abbiano nominato direttore de Lo Specchio

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