martedì 6 settembre 2011

Girotondo, verde e rosso


Pontida, 19 giugno 2011

Dei "Padan Cocks" ho già scritto. Incredibilmente, in molti continuano a prenderli sul serio. Oggi ha inizio il "Giro della Padania". Alcuni dei protagonisti: Ivan Basso (per lui, dice, sarebbe un onore vincerlo), Rebellin, Visconti, Garzelli, Oss, Kreuziger, Modolo. E anche le vecchie glorie, come Italo Zilioli (una settimana in giallo al Tour del ’70), Franco Balmamion (due giri d’Italia, ’62 e ’63), Sergio Barbero.

Tra gli sponsor: Alitalia, Banca Popolare di Milano, Skoda, Acqua Eva, Autostrada Milano-Serravalle e Bric’s. Ci sono addirittura le "coop rosse". Così, sui cartelloni e nelle eleganti brochure figurano Coopsette (slogan: «Il futuro è nei nostri pensieri»), Cmb-Cooperativa muratori e braccianti di Carpi («Costruttori di valore») e Idrotermica Coop.

Copertura televisiva assicurata dalla RAI.

Faccio mio un commento di Gramellini.

Presa in Giro. Vi è mai successo di fare un sogno in cui le persone compiono gesti assurdi come se fossero normali e vi guardano come se i pazzi foste voi? Dopo una peperonata sognai un amico che scalava l'Everest in pigiama.Ma nemmeno tutte le peperonate del mondo riuscirebbero a partorire lo scenario surreale che si dipana davanti ai nostri occhi sbarrati: il giro ciclistico della Padania nel centocinquantenario dell'unità d'Italia. Autorizzato dalla federazione del ciclismo, finanziato da fior di sponsor, corso da Ivan Basso e benedetto dal commissario tecnico della nazionale italiana.

Il giro della Padania è un'idea di Bossi e anticipa la sceneggiata del Dio Po toccandone alcuni siti caratteristici. Se poi restasse qualche dubbio sulla paternità della peperonata, il primo della classifica generale indosserà una maglia di colore verde. Ma il vero incubo è stata la reazione degli addetti ai lavori. Un dirigente ciclistico ha detto: c'è anche il giro di Sardegna, eppure non si scandalizza nessuno. Ho capito, ma la Sardegna esiste, sta nelle cartine geografiche.

La Padania solo nella testa di una parte minoritaria di cittadini del Nord. Vi raccomando poi la reazione dei politici locali del centrosinistra che hanno negato il passaggio della Corsa Verde nelle province amministrate da loro, frapponendo impedimenti fasulli e scuse arzigogolate.

Mentre bastava dire: non vi facciamo passare perché la Padania non esiste e quindi non esiste neanche il vostro Giro secessionista, che va fermato per vilipendio dello Stato. Qualcuno avvisi il ministro degli Interni. Sarà mica in bici anche lui? (M. Gramellini, La Stampa, 6 settembre)
C'è da dire che Alberto Valmaggia (PD), sindaco del capoluogo della Granda, ha rifiutato l'invito dell'organizzatore Davico con un: «Motivo la mia assenza non con la solita scusa degli impegni precedentemente assunti, ma con le parole di un tuo compagno di partito: abbiamo cose più serie da fare». Il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, ha vietato il passaggio sul territorio della sua città. «Da qui non si passa. Quel giro è una pagliacciata».


Aggiornamento




L'ammiraglia butta letteralmente per aria un poliziotto (contusione al ginocchio), Basso denuncia di esser stato preso a sberle, Moser dice "che vogliono questi comunisti?", scambiando i tricolori per bandiere rosse. Un 73enne — identificato dalla Digos — con la maglietta “Partigiani sempre” discute animatamente con un corridore della Colnago che a un certo punto lo allontana con una spinta violenta. Lui reagisce con una manata al volto.

10 commenti:

  1. Il punto è che si è preferita la strada del lasciarli fare.
    Delle pagliacciate ci si stufa.
    Però mentre qualcuno gli ride appresso fanno i Giri.
    Saya mentre prende pernacchie scrive il manifesto del suo 'partito' di bifolchi.
    Borghezio circola in libertà dal Nord a Nizza, assieme alla signorina Le Pèn.
    Sto desistendo pesantemente dalla teoria dell'ignore.
    Si moltiplicano.
    Come i batteri.

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  2. Saya e Scilipoti, dopo aver ingiuriato la Carfagna, tra qualche giorno si riuniranno a Genova. Se posso, ci vado. Certi elementi bisogna guardarli, e farsi guardare, in faccia.

    Io nemmeno Allam ignoro, come sai.

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  3. Ero rimasta all'annullamento di quella manifestazione.
    Hai notizie diverse?

    No Allam non è ancora arrivato a quel grado, per me.

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  4. Io sapevo del 24/25 settembre. Annullata da chi e perché?

    Si vede che non conosci certi crociati che pendono dalla penna di Allam.

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  5. E' arrivato il benestare del prefetto?
    Che io sappia la Vincenzi s'è appigliata all'occupazione del suolo pubblico.


    No, infatti non li conosco. Tipo?
    Non fraintendermi, non è che io non prenda sul serio le ricadute in quello che scrive, è che non riesco a prendere sul serio lui.
    Sarà la conversione sotto la telecamera, sarà l'aggiunta di Cristiano nel nome, non ci riesco.

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  6. Dalla Prefettura non so niente. Quattro gatti occupano poco, meno di quanto non facesse Cicciolina.

    Tipo gli altri convertiti al Cattolicesimo, spesso da vite dissolute. Sul forum che conosciamo, ad esempio, ce n'è uno dai mille alias (CiudiDudi, DonCamillo, MazingaZ ...) che senza espiazioni pubbliche, preghiere plateali ed opera di "evangelizzazione" ha il timore di poter riammalarsi - e diventare gay -, senza essere attrezzato per i miracoli.

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  7. Magari potessimo scambiare Cicciolina con Saya.
    Comunque per sicurezza ho fatto il giro dei siti del comune e della prefettura, nisba.

    Si, ma questa gente psicopatica troverebbe comunque qualche santone a cui affidarsi a prescindere da Magdi.
    Tipo Vanna Marchi, siamo lì eh.

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  8. Violenza me l'ha ispirata Bricolo che stava parlando dieci minuti fa' alla diretta del Senato, Raidue.

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  9. ''Ma cosa vogliono questi comunisti con tutte quelle bandiere rosse? E' una vita che organizzano corse ciclistiche come il Giro delle Regioni o il Gran premio della Liberazione, dove favorivano i russi, e nessuno ha mai detto niente. Perche' anche gli altri non dovrebbero farlo?''.

    Francesco Moser, ex campione del mondo di ciclismo e vincitore del Giro d'Italia, e' fortemente polemico con quanti protestano contro il Giro della Padania. (ANSA)

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