mercoledì 17 agosto 2011

Sterile perfezione

Il Foglio, 17 agosto 2011.

Ho davanti a me una fotografia di Diane Arbus, che ritrae due donne palesemente minorate e malformate. Due donne che ci mettono imbarazzo, che vorremmo non vedere, ma che la grande fotografa ci testimonia come esseri umani vivi, ora e qui, e non assimilabili alla vita di nessun altro. Quelle due persone sono oggetto (come in tutte le foto della Arbus) di un gesto d’amore. Sono due dementi: eppure hanno una vita, e nessuno ha il diritto di dire che la nostra conti più della loro. Quelle due persone erano candidate ad essere abortite, e cioè uccise legalmente. Ma la loro vita è un mistero da rispettare, come quella di tutti noi, fin dal'’istante in cui la fecondazione ha dato origine all’essere, noi, noi stessi, diversi da chiunque altro. Tutti noi siamo stati, a un certo punto della nostra storia, un essere umano che poteva impunemente essere ucciso: a me, a te che leggi, è andata bene.


Questo l'ultimo paragrafo dell'articolo di Francesco Maria Colombo, nato 45 anni  fa a Milano, musicologo. L'ultimo riempitivo a tutta pagina de Il Foglio.
In effetti, a me che leggo è andata bene. Avrei potuto vedere la luce palesemente minorato e malformato.

2 commenti:

  1. Perchè ho la sensazione che lui provi una repulsione profonda per questa foto e si scarichi condividendola con gli altri?
    L'imbarazzo lo dovrebbero provare i parenti.
    Dell'autore dell'articolo.

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  2. Hai ragione.
    Lascia pensare a qualche presenza familiare mal vissuta. Ha iniziato scrivendo di biologia (male), musica, filosofia. Ed è arrivato alla conclusione spompato, rivelandosi.

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