Cosa sono le emozioni?
L'emozione è una reazione immediata - e molto intensa - dell'organismo ad un avvenimento importante. Questi eventi possono essere esterni ( un tuono, il latrato di un cane) o interiori (ricordi o immagini che ci tornano in mente.
Cosa proviamo?
Attraverso un processo fisiologico che coinvolge gran parte del sistema nervoso, l'organismo valuta l'importanza dell'evento e prepara la risposta corporea, che è tanto più intensa quanto più significativo è l'evento che la scatena.
Cosa generano?
Oltre a indurre una sensazione psicologica unica per ogni persona, le emozioni producono segnali corporei (tachicardia, sudore, calore), modificano il tono della voce, cambiano le espressioni del viso e influenzano le azioni (come urlare per la rabbia).
Come misurarle?
La psicologia sperimentale scompone le emozioni in base al livello di piacere ed eccitazione. Lo psicologo J. A. Russel, basandosi su quest'idea, ha creato un grafico di 28 emozioni.
Sospensione di un giorno, da un posto che consente questo.
Non saprei come inquadrare l'emozione provocatami.
E' più o meno come apprendere che lo spurgo del pozzo nero oggi non tocca a te.
Aggiornamento.
Avevo pensato a tutto tranne quel post.
Il moderatore "Betelgeuse" ha cancellato i commenti di entrambi, sanzionando solo me. Questo, invece, me l'ha lasciato. Evidentemente, troppo elaborato per essere recepito come insulto da una mente binaria.
C'è da ridere, davvero.
Non si può giocare con chi non accetta le regole del gioco.
RispondiEliminaE' come barare, ma è molto peggio.
Ti stupisci ancora di quanto siano "banali" gli amministratori di PIR ?
RispondiEliminaCredono che chi si collega al Forum sia influenzabile come i "loro" colleghi di cabina, anzi "gabina" come diceva il cerebroleso in camicia verde, elettorale ed allora le uniche voci "dissonanti" vengono messe a tacere.
Non si sono accorti ancora che la gente fuori da Internet, in mezzo alla strada, nelle case, sulle spiaggie, si è ampiamente rotta le palle dell'andazzo del .... in cui ci ha precipitato l'innominabile e la sua cortedi servi (sciocchi, devoti, ed anche un po' stronzi....)
La propaganda è una brutta bestia, bisogna saperla usare con garbo, altrimenti ti si ritorce contro e fai la figura del "cioccolataio".
Li seguo come si segue un bestiario, o un piccolo formicaio. Mi muove la curiosità di vedere come andrà a finire, soprattutto per certi "nickname".
RispondiEliminaDài, Zdenek! C'è del buono nel farsi bannare, ogni tanto. Fa sopravvivere il senso allegro di 'differenza'. :)
RispondiEliminaSì, la differenza.
RispondiEliminaFanno di tutto per apparire inferiori.
Come direbbe Ratzinger, rispetto a Yakutsk anche Bolzano, d'inverno, sembra una cittadina caraibica.
Betelgeuse è la traslitterazione araba di 'ascella del gigante'.
RispondiEliminaE' il classico nick scelto da chi pensa che fa figo avere il nome di una stella.
Lo sforzo di vedere che cazzo vuol dire, un filo di meno.
Tra l'altro è una stella (super)rossa, così, per ridere.
Sull'ascella ed il gigante ho pure provato a fare del sarcasmo, che non è stato ovviamente colto: i post non sono stati tagliati.
RispondiElimina"Betelgeuse" è l'esempio concreto dei cretini a cui fa riferimento il libro di Vaime. Apprezzamento espresso anche là ma censurato e punito col ban, mi pare. Una punizione per la parola "cretino", certamente non per il concetto.
In sincerità io non c'ho mai provato.
RispondiEliminaCerte distanze le misuri in Parsec. E a naso.
Lo sai, i cretini non sono più quelli di una volta.
Sparano a vista su qualsiasi cosa si muova. L'ultimo ad esser sospeso, "Arminius".
RispondiEliminaAveva avviato una discussione sull'importanza di un'accademia come quella della Crusca.
Prima censurato, con sforbiciamenti vari, poi allontanato ed imbavagliato.