giovedì 11 agosto 2011

La roba o la vita

Il gioielliere Pierangelo Conzano
Lui Iacono che si è lasciato catturare perché, anziché scappare, mettersi in salvo sulla Smart che aveva parcheggiato a poche centinaia di metri dalla gioielleria scelta per il «colpo», quando ha visto il complice crollare a terra per strada, ha preferito rimanere con lui per cercare di salvarlo. «Aiutatelo, aiutatelo» avrebbe ancora gridato Iacono ai carabinieri che lo stavano arrestando. Ma è stato tutto inutile: anche i medici del 118 non ce l’hanno fatta a salvarlo. (Erica Di Blasi, Marco Trabucco; La Repubblica, 11 agosto 2011)

E' la storia di un paio di ladruncoli improvvisati.
Il primo, con due figli a casa, non si accontenta di rimpiazzare il lavoro appena perso con la paghetta dei mercati generali.
Il secondo, sentimentale fino all'ultimo, vuole restare accanto a quello che probabilmente considerava un Amico.


Hanno preteso la roba d'altri, gli è stata data la morte ed il carcere.
Chi non risica non rosica. Proprio così, almeno per chi si improvvisa ladro.

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