giovedì 22 settembre 2011

Coppie senza diritti


Walter Bonatti e Rossana Podestà (FOTO OLYCOM )
"Da quel momento io sono stata un fantasma: non esistevo più per nessuno. Non sono stata invitata alla veglia funebre al Vittoriano, né ai funerali di Stato, né ad altre commemorazioni di seguito. Non ho avuto diritto all'assistenza psicologica né a indennizzi dello Stato e nemmeno a donazioni dei privati". Così scriveva qualche anno fa Adele Parrillo, la compagna di Stefano Rolla, il regista morto nell'attentato di Nassirya il 12 novembre 2003. Non la moglie, la compagna.


Sei anni di convivenza con Stefano Rollo e un indomani iracheno di diritti negati. “Il 12 novembre 2003, giorno della tragedia – racconta Adele – Stefano mi telefonò alle 8 ora italiana prima che io andassi in ufficio e prima che lui uscisse dalla base militare di White Horse per sopralluoghi.
Per tutto il giorno ho tentato di chiamare Stefano a Nassirya senza esito. Nessuno durante la giornata ha comunicato con me. I vertici della Difesa e del ministero degli Esteri hanno comunicato la morte di Stefano ad uno dei produttori, Achille De Luca. Io l’ho saputo da lui”.


Oppure Alessandra Biancalana, compagna del panettiere Antonio Farnocchia, una delle vittime della strage di Viareggio, il 29 giugno 2009. Tredici anni di vita insieme, una figlia e un uomo visto morire in una fiammata. Compagna, non moglie. E per questo esclusa da ogni tipo di risarcimento. “Il testo del provvedimento prevede che l’indennizzo venga assegnato alla convivente more uxorio solo nel caso che l’ex coniuge sia formalmente divorziato”. Antonio non lo era.


Come è accaduto pochi giorni fa a Rossana Podestà, attrice degli anni Sessanta e compagna di una vita di Walter Bonatti, l’esploratore morto il 14 settembre. In un’intervista a Vanity Fair, la Podestà rivela gli ultimi giorni trascorsi accanto al suo uomo, portato via da un cancro al pancreas, e quell'impossibilità di stringergli la mano in sala rianimazione, negli ultimi momenti di lucidità. “Non è la moglie, non ha alcun diritto”.
“Io e Walter non eravamo sposati – eravamo entrambi reduci da matrimoni finiti, non ce n’è mai fregato niente di risposarci, era altro quello che ci ha uniti – e per l’ospedale dove Walter era ricoverato questo era un problema, così come lo è per la legge italiana. Pensi che mi hanno anche allontanata dalla rianimazione dicendo: “Tanto lei non è la moglie”.
“Potremmo raccontare centinaia di storie”, commenta con amarezza Sergio Rovasio, segretario dell’associazione radicale “Certi diritti”, che sta preparando un libro-raccolta di tutte le norme che possono aiutare le coppie di fatto. “Le persone non lo sanno, ma ci sono meccanismi che rendono meno ampio il divario col matrimonio. Per esempio la ‘famiglia anagrafica’, un certificato che i Comuni dovrebbero rilasciare e nel quale si indica che le tali persone che vivono in quel determinato posto sono una coppia convivente. Questo potrebbe essere sufficiente a superare l’opposizione all'accesso in ospedale o alle visite in carcere.
Il problema è che quasi nessuno lo sa e soprattutto quasi nessuno lo fa, prima che accada un evento spiacevole. Alla signora Podestà sarebbe bastata la mutua designazione dell'amministratore di sostegno per seguire il marito nel suo percorso finale. Un semplicissimo atto notarile sarebbe stato la migliore medicina per il cuore”.

E se vengono discriminate le famiglie (di fatto) eterosessuali, figuriamoci quelle gay, vittime spesso anche dei pregiudizi familiari.


“Nel pescarese un uomo di 75 anni, rimasto vedovo del suo compagno 80enne – racconta Rovasio – si è visto portare via la casa dai parenti. Ha trovato i suoi vestiti fuori dalla porta, chiusi nei sacchi della spazzatura. Si è visto negare persino i mobili. Qualche anno fa un ragazzo disoccupato ha litigato col convivente col quale stava da dieci anni, che lo ha buttato fuori di casa e ha chiamato la polizia. ‘Non può rivalersi, questa casa è del signore’ si è sentito rispondere il giovane”.

IL 12 NOVEMBRE 2004 , a un anno dall’attentato di Nassirya, Adelle Parrillo è entrata, non invitata, nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli dove si svolgeva la solenne cerimonia di commemorazione e si è fermata al centro della navata.

Le si è avvicinato Pier Ferdinando Casini e le ha chiesto perché fosse lì. “Gli ho risposto che se per una legge del loro governo l’embrione è un essere umano, allora io ero a tutti gli effetti la moglie di Stefano Rolla, il civile che loro si apprestavano a commemorare come fosse cosa di loro proprietà. Quindi il mio posto era tra le vedove”.



Da un articolo di Silvia D'Onghia per Il Fatto Quotidiano

16 commenti:

  1. Mi spiace tanto per la signora ma siccome non a meno che la suddetta non sia arrivata in Italia dalla Luna in giornata quando non si e´sposata sapeva benissimo a quali rischi andava in contro.
    Se voleva dei diritti poteva semplicemente sposarsi, costa 2 lire e ci vuole al massimo qualche minuto all´anagrafe.
    Direrso e´che vorrebbe tanto sposarsi ma NON puo´farlo quindi cara signora chi e´origine del proprio male pianga se stesso!
    Sara' indelicato ma sinceramente ognuno deve assumersi la sue responabilita'. Se si vuole fare i "moderni" si deve essere bene consapevoli dei rischi altrimenti e´troppo facile

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  2. Non per tutti la cosa è così "semplice", come ammetti tu stesso.

    Considera, ad esempio, due separati con problemi o lungaggini nel divorziare. Due omosessuali.

    Non ho capito, comunque, a quale signora delle tre tu ti rivolga in particolare.

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  3. @Simone: Secondo questo fine ragionamento siccome un omosessuale (o una lesbica) sceglie di stare con un individuo dello stesso sesso deve assumersi la responsabilità di quella scelta accettando passivamente di non potersi sposare mai.
    Se uno vuole fare il moderno 'deve essere consapevole dei rischi altrimenti è troppo facile', no?

    La signora non voleva sposarsi perchè era divorziata, perchè non aveva in simpatia il prete, perchè il sindaco puzza, perchè in genere non puoi obbligare tutte le vite a prendere la stessa strada e non è che pensi tutti i giorni che oggi crepi.
    Discutibile? Forse.
    Questo non sposta di una virgola la situazione barbara di uno Stato - prostrato al Vaticano e all'ipocrisia - che tratta le compagne come zerbini, come signore nessuno solo perchè non hanno un anello al dito.
    Uno Stato che finge di non vedere i ragazzi gay o le ragazze lesbiche che vivono e pagano le tasse e che meriterebbero di essere considerati come cittadini prima che elementi riproduttivi.
    A forza di fare i paladini del realismo spietato si finisce per giustificare tutto, tipo Ghedini.
    All'antica però eh, che i 'moderni' sono come me, mica come te.

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  4. Ma avete letto quello che ho scritto????

    "Diverso e' il discorso di chi NON si puo'...."

    e sono esattamente i divorziandi (non e´il caso di specie) e gli omosessuali (nemmeno) per tutti gli altri se vogliono i diritti basta una fila all´ufficio di stato civile, 12 giorni per le pubblicazioni e un 5 minuti davanti all´addetto comunale poi hanno tutto quello che vogliono!

    La Scalza: sono gay non ho bisogno di nessuna lezioncina su quali diritti lo stato italiano mi nega ogni giorno!

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  5. Perfettamente.

    Se sei gay è peggio.
    E magari rivendichi un diritto per te (il matrimonio), ma vuoi negarne uno ad un altro (il non aver l'obbligo di sposarsi per vedere riconosciuti diritti equivalenti).
    Complimenti.

    Io non faccio lezioni, ma neanche le prendo.

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  6. La scalza:
    facciamo a capirci: io non nego il diritto a nessuno...possiamo passare ore a parlare di riforme futuriste del diritto di famiglia su cui mi trovera' perfettamente concorde ma non e´questo il punto
    La signora poteva avere tutti i diritti che voleva: ha fatto una scelta e ora paga le conseguenze
    IO NON POSSO SCEGLIERE

    la capisce o no la differenza?

    Per inciso NON esiste nessuna legge che obbbliga gli ospedali a far assistere i pazienti dai familiari (per il nostro diritto un familiare e' un parente fino al sesto grado veda se lei va in ospedale e chiede di vedere suo cugino di sesto grado cosa le rispondono...) qui si tratta solo e semplicemente di incivilita' caratteristica comune nell´italiano medio e molto di piu' tra il personale sanitario.


    Poi la signora non avra' la reversibilita' ecc ecc ma ripeto che se voleva poteva con 10 minuti ottererlo quando ha deciso di non sposarsi ha fatto una scelta libera....nessuno mi pare l´ha costretta con la forza.

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  7. Non scrivere in maiuscolo, ci vedo perfettamente.

    Tu vuoi il matrimonio civile, no?
    Giusto, sacrosanto, è un diritto.
    La signora vuole il diritto di non dover doversi sposare (perchè l'ha già fatto?perchè esistono delle lungaggini burocratiche fastidiose? - Tipo: se la prima moglie non gli concede il divorzio, che si fa, MisterCiVoglionoDueMinuti? - perchè non vuole? perchè è contraria (io, per esempio)? perchè sono affari suoi il perchè non vuole).
    E' un diritto anche questo.
    Riconosciuto - esattamente come quello che vuoi tu - in tutti i paesi civili.

    Comprendi o no?

    Ora, nel tuo caso, mi demolisce il sistema nervoso il fatto che tu, che dovresti comprendere la frustrazione di un diritto negato, ti comporti come Casini.
    Ecco questa è l'inciviltà dell'italiano medio che pensa ai cazzi suoi.
    C'era una bella canzone di Irene Grandi che diceva 'prima di pretendere qualcosa prova a pensare a quello che dai tu'.

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  8. @Simone

    Io leggo tutto con attenzione, o almeno ci provo.
    A te dev'esser sfuggito quel "come ammetti tu stesso".

    Ho capito che ti infastidiscono quelli a cui "va il pane ma non hanno i denti". Non capisco, però, che fastidio possano darti altri tipi di unione riconosciuti legalmente come quello per la condivisione di una casa ed altri diritti elementari non coincidenti col matrimonio "classico". Per il maglioncino si possono scegliere più gradazioni di colore, per un'unione no?

    Altro esempio, infine, è quello di una coppia anziana con uno dei due che gode di una pensione di reversibilità alla quale NON può rinunciare.

    L'avevi già detto? Evvabbè ...

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  9. La scalza:
    guardi meno film americani, in Italia non si concede nessun divorzio! si divorzia punto e basta (puo' essere consensuale o meno ma il coniunge non ha nessun diritto di non concedere il divorzio....)

    La scalza/zdenek:
    Vediamo se ci capiamo: in Italia tutta la storiella delle "unioni civili" si e´arenata non perche' non si vuole fare un PACS come i francesi ma perche' non si vuole farlo per le coppie gay, se ha seguito anche vagamente il dibattito sa benissimo che ho ragione! Ma e´un falso problema: le coppie che veramente sentono di volere una protezione dello stato se sono etero possono comunque sposarsi!
    Ripeto, io sono favorevolissmo a introdurre le unioni civili in Italia (e tanto altro, il nostro diritto di famiglia ha delle norme che si basano sulla medicina di qualche secolo fa sicuriamo se fa scienziato mi piace) ma non mi si venga a dire che le coppie di fatto etero in Italia non hanno diritti: hanno tutto il diritto di sposarsi cosa che altri non hanno.

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  10. Io batto la testa e decido di sposarmi.
    Avendo un pessimo carattere mio marito decide di divorziare.
    Io non voglio concedergli il divorzio perchè sono venale ed egoista.
    Andiamo in tribunale e passano anni, siamo preda dei rinvii.
    Nel frattempo mio marito incontra una donna più gentile di me e convivono.
    Metti che questo sant'uomo ha un incidente e va in coma.
    Mi spieghi perchè io - che lo detesto e gli faccio la guerra - ho il diritto di stargli vicino e la brava donna no?
    Metti che poi crepa ti pare normale che io abbia diritto alla reversibilità e la brava donna niente?
    Hai capito ora il senso del verbo 'concedere', sì?
    Ma questo a te non succede, vivi nel magico mondo del Mulino Bianco, dove tutti sono felici e contenti.
    E la giustizia va come le metro a Dubai.

    Niet.
    Questo è un ragionamento che fa uno che pensa solo ai fatti suoi.
    Se invece di guardare la tv ti facessi un giro per i reparti degli ospedali vedresti che la situazione è questa, che le ingiustizie non valgono solo per te.

    E se proprio lo vuoi sapere io non sono d'accordo sul fatto che tutti possano sposarsi (in Chiesa), per esempio.
    Piantala co' sta storia del diritto di sposarsi, hai mai pensato che c'è chi del matrimonio non ha alcun rispetto? Hai mai pensato che l'unico diritto è quello di dividersi la vita come e quando ti pare e soprattutto con chi ti pare senza che lo Stato ti faccia pagare pegno per non portare l'abito bianco e la questua al prete?

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  11. Ripeto smetta di guardare i telefilm americani e torni in Italia!
    nessuno deve concedere il divorzio a nessuno! Il giudice e quello dichiara il divorzio anche contro la volonta' di un coniuge quando la legge lo prevede!


    Oltre tutto nessun Paese al mondo prevede che si possa contrarre un unione civile quando si e´ancora sposati!Si svegli!
    Il Pacs francese, ad esempio decade automaticamente conil matrimonio! Ma si rende conto dell´assurdita' di cui sta parlando?
    Ora l´uniuone civiel sarebbe da introdurre perche' le cause di divorzio sono troppo lunghe siamo alla pura follia!


    Lei evidentemente non si rende conto che e´lei che vive nel magico mondo del mulino bianco in cui si puo´sposare, puo´divorziare quando vuole ecc ecc

    Chiesa??? qui stiamo parlando di matrimonio civile se lei vuole il sigillo del Papa o di qualche altra religione sono fatti suoi io parlo di diritti civili e la signora aveva tutti di diritti di questo mondo, una marca da bollo e 5 minuti in comune!

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  12. Questa è una storia italiana.
    Precisamente della signora,compagna del tizio accanto al letto d'ospedale dove vado a giorni alterni.

    La capisci la differenza tra possibilità di fare una cosa e tempo impiegato per farla? Debbo farti un grafico spazio-tempo?

    E sti cazzi dei pacs francesi non ce lo vogliamo mettere?
    Il problema è chi ti stai chiudendo solo sull'istituzione del matrimonio civile o no.
    E sono anche abbastanza stanca di ripeterti che c'è gente che del matrimonio se ne frega.

    Appunto.
    Ti sto riportando esempi che con unioni civili e matrimoni non c'entrano niente proprio per farti capire che il problema è più esteso del tuo solo caso e che esistono variabili diverse per casi diversi.
    Io voglio invecchiare con il mio migliore amico, per avere dei diritti lo devo sposare in Chiesa o in Comune?Ti pare normale?
    Il fatto che tu non concepisca niente al di fuori del matrimonio è un tuo problema, ma un tuo problema non può essere il metro del mondo.
    Uno Stato dovrebbe pensare delle leggi che regolamentino i problemi dei cittadino in generale,
    non solo i tuoi.

    No, sei tu che stai parlando di unioni perchè ti tocca da vicino.
    I miei sono diritti civili, quello di cui parli tu si chiamano fatti tuoi.

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  13. Calma e gesso, siamo italiani.

    Sergio Rovasio parla di molti modi per poter "avvicinarsi" all'intera gamma dei diritti offerti dal "pacchetto completo matrimonio" anche con le Leggi attuali.

    Mi auguro che il libro in uscita possa essere un buon lavoro.

    Simone, probabilmente, è infervorato proprio da questo aspetto. Molti, pur potendo, rinunciano a delle opportunità per disinformazione, ignoranza o disinteresse; per poi lamentarsi quando è troppo tardi.

    In sostanza, si lagni chi può, costrettovi.
    Tutti gli altri tacciano per sempre.

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  14. la scalza:

    ma e'sicura di non essere Rosi Bindi? la stessa che ando da Vespa a difendere i DICO dicendo che sarebbero potuti essere stipulati da nonna e nipote???


    Ripeto: sono favorevolissimo alle unici civili, fosse per me riscriverei tutto il primo libro del codice civile ok??

    Ma siccome non siamo nel mondo del mulino bianco, in Italia chi vuole dei diritti se eterosessuale si sposa e quei diritti che lei tanto chiede li ottiene.

    La signora ha fatto una scelta consapevole ora si deve accollare le conseguenze!

    lei vuole invecchiare con il suo amico? chi lo impedisce? Gli istitui familiari servono per proteggere la coppia all´esterno (o quando laa coppia si divide). Lei vorrebbe "la mogli ubriaca e la botte piena" : nessun atto statale ma lo stato che si prostra ai suoi piedi quando lo desidera!
    Si svegli in nessun PAese del mondo, anche il piu civile, si arriva a tanto!

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  15. Dammi della puttana, ma non darmi della 'Rosi Bindi', la ritengo offesa mortale.

    Siamo in due.

    E' questo che ti contesto.
    E' il 'siamo in Italia'.
    Non può essere una giustificazione alla mancanza di un diritto, che sia il tuo o quello di crepare col mio migliore amico accanto.
    Non mi accontenterò mai di un diritto smezzato proprio perchè sono in Italia, proprio perchè il diritto è roba nostra.

    Cosa dovrebbe fare secondo te l'istituzione Stato?
    Perchè esiste secondo te?
    Invecchiare con il mio amico significa pagare la villa al notaio che redige gli atti, ma nel mulino bianco i notai non li paghi.

    Mi hai convinto.
    La prossima volta che passo con la moto per la Sanità e se la fottono sarà sicuramente colpa mia.
    Ti pare che non posso perdere cinque minuti a farmi il giro per Capodimonte?
    Mi hai così convinto che non farò manco la denuncia.
    E' ora di assumersi le proprie responsabilità.

    Buona giornata Simò.

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  16. La scalza:

    la sua incapacita' di sostenere una discussione razionale e' il chiaro segno che l´Italia non diventera' mai un Paese civile.

    Intanto lei che balter atanto ha tutti i diritti che vuole io NO..il discorso e´semplicissimo

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