domenica 16 ottobre 2011

Golem

L'Italia era una lingua di terra buona, protetta e servita dal mare. E' stata lupa generosa, ventre accogliente, giardino incantato, fucina di idee e mortaio di passioni. Poi è arrivata la modernità e s'è fatta scrofa, vacca, puttana da quattro soldi, coltivando illusioni ed allevando storpi. Quella terra si è riempita di veleni e fabbriche di cose inutili.
Ieri è stata la giornata degli "indignati". Molti di loro sono sbucati fuori direttamente da 
internet o, meglio, dai "social network", un posto dove ancora non esistono gli odori e nel quale puoi bivaccare scegliendoti un avatar, un luogo della mente in cui puoi convincerti di essere qualcos'altro o qualcun altro, una conigliera che ogni tanto spalanca le porticine.

Ed ecco i panzoni mascherati che scendono in strada, i ragazzini con i pantaloni a vita bassa che assaltano la vita reale, i chattatori compulsivi che respirano per la prima volta gli odori: sudore, sangue, fiamme, fumo, paura.
Ne bastano pochi per servire allo scopo. Nessuno li ha pagati, probabilmente, ma li ha cresciuti, programmati, rimbambiti, tenuti da parte. Dei Golem.

L'uno contro l'altro, come ai tempi dei Katanga.
"Loro" lì ad osservare compiaciuti del lavoro fatto a tavolino negli anni, pronti a ricominciare con un'ennesima variante al loro giochino.

Non ho visto ancora nessuno riempire le vetrine delle banche e delle poste con volantini che invitino al prelievo dai conti correnti, o i parabrezza delle automobili con proposte di boicottaggio alle assicurazioni, o gli scaffali dei supermercati con liste di prodotti extra regionali da evitare.


Oppure rinunciare al calcio e spegnere ogni televisore, rifiutando il superfluo. Ripensare ad una lotta di classe, piuttosto che a manifestazioni utili soltanto per chi viene contestato.

Invece di mirare al cuore della bestia si continua a farle il solletico.

1 commento:

  1. Non è solo colpa dei social network.
    Come tutte le cose devono sapersi usare, come si usa un blog, un televisore o una coperta.
    Tu puoi anche usare fb, ma se poi non hai mai aperto un libro di storia o visto un treno, o avuto un rapporto o un confronto con le persone ed il mondo allora tutti possono convincerti di essere quello che vogliono.
    Col mondo ci si deve scontrare, certo, ma conta anche quello che ti porti a casa dallo scontro.

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