domenica 30 ottobre 2011
Fiorentini ma diversi
Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico
(Firenze, 1 gennaio 1449 – Firenze, 9 aprile 1492)
Matteo Renzi, un babbeo con la faccia da babbeo
(Firenze, 11 gennaio 1975 - ?)
Seduto dietro ad un cesto di frutta finta ed utilizzando un vecchio microfono, Renzi esalta Jobs e Marchionne mentre chatta con un computer Apple. Fanno parte della scenografia anche un frigorifero e tanti libri che sanno di antico, che il giovane arrogante non apre mai.
Un ometto che ha studiato da "berlusconista" e che punta sugli stessi mezzi riadattati al tempo. Uno che si crede giovane a chiacchiere, come se la giovinezza fosse prova di qualcosa. Uno che non è capace neppure di mettersi in posa per qualche secondo, su una sedia di plastica.
Ad applaudirlo ci sono l'ex direttore di Canale 5 Giorgio Gori, Billy Costacurta, Chicco Testa, Martina Mondadori, il fondatore di Technogym Nerio Alessandri, il numero due della chimica Guido Ghisolfi, l'economista Luigi Zingales e il padre dei Gormiti (!) Leandro Consumi.
Cè pure il torinese Alessandro Baricco che, fingendo di esser lì per caso e di non aver preparato un discorso, sproloquia sul gioco degli scacchi (QUI).
A sentir lui, chi gioca col nero punta alla partita pari, è un conservatore e non ama rischiare. I deboli dovrebbero difendersi col dinamismo.
Kasparov - Karpov (Siviglia, 1987): vinse Karpov, giocando con il nero, innovando.
"In una partita di torneo è meglio giocare non la mossa teoricamente più forte, bensì quella che maggiormente mette a disagio l'avversario". (Emanuel Lasker)
Etichette:
Alessandro Baricco,
Billy Costacurta,
Chicco Testa,
Cretini,
Firenze,
Giorgio Gori,
Guido Ghisolfi,
Leandro Consumi,
Luigi Zingales,
Matteo Renzi,
Mondadori,
Nerio Alessandri,
Politica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ma io eviterei pero' di prendere il Magnifico come esempio di virtu' politica....
RispondiEliminaCerto Renzi non si puo´vedere...poi io sono pisano quindi i fiorenti mi stanno antipatici per principio....
L'accostamento è nato soprattutto dopo aver visto Renzi ridicolmente in posa per quel ritratto fotografico.
RispondiEliminaPer Lasker gli scacchi erano lotta e come tutti quelli che sanno combattere dava importanza al come.
RispondiEliminaDifatti sulla scacchiera le menzogne e l’ipocrisia non sopravvivono a lungo. Una combinazione geniale mette a nudo la presunzione della menzogna. Un attacco spietato, che culmina nello scacco matto, contraddice l’ipocrita.
Non stupisce che questa marmaglia non abbia capito niente.
Baricco - per usare una sua citazione - è una candela accesa in un granaio che brucia.
P.S Gormi che?
I Gormiti: il babbeo ne fa collezione.
RispondiEliminaLi ho sentiti nominare da bambini delle elementari in relazione ai loro quaderni o zainetti.
Di più non so.