venerdì 27 aprile 2012

"Caro Zio"


Caro Zio, so che hai cose molto più importanti di stare ad ascoltare me ma penso che anche questa piccola soddisfazione può aiutarti ad affrontare questo momento di ingiustizia che ti opprime e sai che mi è difficile parlare con te. Gli amici partono per le vacanze e si sono portati la conserva fatta in casa e ti salutano tanto. Al mercato hanno riempito la macchina di frutta fresca e dovevi vederli che sembravano Totò a Milano. Ci siamo fatti molte risate ma poi il nostro pensiero si è subito rabbuiato pensando che non sei a casa a goderti queste piccole scene. Sai quanto ti vogliono tutti bene e sperano che possono riabbracciarti presto. Voglio dirti che stiamo tutti bene e anche i ragazzi crescono. Siamo a Roma ma domani partiamo pure noi. Pensa che abbiamo visto il papa e che ci ha salutati con la mano. Siamo andati a teatro a vedere la norma che è sempre molto bella e ha convinto tutti con la sua interpretazione convincente che continua ancora. Anche gli altri cantano bene, anche il ragazzo che non conosce il copione. Anche zio Nicola dal suo loggione ha molto apprezzato e preso nota di tutto quanto ha sentito. Per le prove ha assicurato che anche in futuro ascolterà solo la norma fino a quando si abbassa il sipario e gli orchestrali si alzano in piedi. Da intenditore dice che certi copioni sbagliati rimarranno a marcire nei cassetti. Sarà sempre con noi fino al giudizio finale del pubblico perché ama la nostra terra e chi vuole riscattarla. Ci ha detto che vorrebbe comprare una pelliccia nuova alla sua signora e penso che contribuiremo come in passato, lasciamo giudicare a lui che ha esperienza.Noi non dimentichiamo mai chi ci ha fatto del bene e chi ci ha fatto del male la giustizia non ha tempo e luogo. Tutte le rate del mutuo sono regolari e Michele è soddisfatto della puntualità, volevo dirtelo. Il bar di Antonio lavora molto ed è sempre pieno di clienti che vengono appositamente per le sue sfogliatelle fatte venire fresche da Caserta tutte le mattine. Ti mando un abbraccio in ricordo di Santa Lucia, che sempre sia venerata e possiamo vivere nel suo ricordo per tutta l’eternità.
Questa è una lettera inviata in carcere al boss dei casalesi, Michele Zagaria.
QUI Roberto Saviano prova a darne un'interpretazione.

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