martedì 3 aprile 2012

"Con sole e vento crolla il prezzo dell’elettricità"


Il sistema di incentivi in Italia, tra i più generosi in Europa, ha alimentato anche la solita furbizia e l'imbroglio. Il mercato, inoltre, è stato occasione di profitto per attività finanziarie. Per eliminare le storture si rischia di rinunciare agli aspetti positivi che si coglieranno negli anni, cosa forse difficile da vedere per dei "tecnici" incaricati di far fronte all'oggi.
L'Istituto Althesys oggi a Milano presenta lo studio "Irex Annual Report 2012". Di seguito i grafici con gli scenari relativi ai prossimi vent'anni.


IL GUADAGNO FINALE: 37 MILIARDI Sommando costi e benefici si ricava un saldo positivo che vale, al 2030, tra i 21,8 e i 37,7 miliardi di euro. Ma se questa è la situazione come mai, all’interno del governo, c’è chi parla di un onere prodotto dalle rinnovabili pari a 150 miliardi di euro? «E’ un calcolo clamorosamente sbagliato: a questa cifra si arriva moltiplicando per i 20 anni di durata del conto energia la differenza tra quello che oggi si riceve attraverso gli incentivi e l’attuale valore di mercato dell’elettricità», risponde Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future, una delle associazioni di settore. «Ma è inverosimile che il costo del chilowattora resti bloccato per 20 anni. E’ molto probabile invece che nel giro di pochi anni il prezzo di mercato crescerà fino a superare il valore degli incentivi, che invece resta bloccato per tutto il periodo: da quel momento in poi le rinnovabili costeranno meno dei fossili».
Tratto da un articolo di Antonio Cianciullo, La Repubblica 3 aprile 2012


Nessun commento:

Posta un commento