mercoledì 21 marzo 2012

Il sentiero che non c'è


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Fonte: Indagine Isfort, Audimob della mobilità 2011
Elaborazione grafica: La Repubblica

E' in atto un crollo verticale dei consumi di benzina e gasolio, vicini ormai alla quota psicologica dei 2 euro al litro: nei primi due mesi del 2012, secondo dati dell’Unione petrolifera, il calo cumulato (diesel più verde) rispetto allo stesso periodo del 2011, è stato del 20%. In un anno la benzina è passata da 1,561 a 1,863 €/litro, il gasolio da 1,467 a 1,773 €/litro, grazie soprattutto alle accise. Si aggiungono, poi, Rc auto, bollo e manutenzione. Tasse! Ancora per le tasche bucate dei molti, senza nessuna parvenza di equità sociale. Chi può viaggerà lo stesso, più comodo. Chi deve pagherà, soffrendo.
La soddisfazione per i mezzi di trasporto, valori medi con voto da 1 a 10, per il 2011 è la seguente: treno locale 6,11 - bus, tram 6,23 - autobus extraurbano 6,69 - treno lunga percorrenza 6,99 - metro 7,59 - auto 8,19 - bicicletta 8,34 - moto 8,39.
La propensione ai comportamenti d'uso è riassunta nel grafico seguente, come pure il costo del biglietto urbano ordinario singolo.
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Elaborazione grafica: La Repubblica 


Questa tendenza potrebbe essere interessante se solo fosse seguita da azioni politiche concrete sul piano della mobilità nazionale. Il gregge non ha bisogno sempre del pungolo per imparare il sentiero giusto, spesso è sufficiente disegnarne uno ottimo, rendendolo ben visibile ed appetibile.

Le Ferrovie dirette da Mauro Moretti stanno acquistando 11 treni nuovi fiammanti per i pendolari tedeschi. L’importo dell’operazione è di 73,2 milioni di euro, un leasing finanziato da Unicredit. I convogli sono stati ordinati a tambur battente alla svizzera Stadler e saranno utilizzati da Netinera Deutschland, società di trasporto acquistata dalle Ferrovie italiane un anno fa. Tre di essi già circolano nell’area metropolitana di Berlino; gli altri 8 entreranno in servizio tra meno di un anno su rotte regionali collegate con la capitale. [...] Mentre in Germania le Ferrovie di Moretti investono allettate dalla circostanza che “il Brandeburgo è una regione caratterizzata da un forte dinamismo economico e sociale e da una crescente domanda di mobilità urbana”, in Italia è come se considerassero il trasporto locale un parente povero e i pendolari clienti di serie B, da trasportare con carrozze e locomotive vecchi di decenni. Un esempio? In base ai contratti stipulati con le regioni, Moretti avrebbe dovuto consegnare 600 nuove carrozze a due piani in 3 anni, non oltre la fine del 2011. Ma il 2011 è finito da un pezzo e di carrozze non ne è stata consegnata neanche mezza.
Si trattava di uno stock notevole, sostenuto sulla carta da un impegno finanziario di una sessantina di milioni l’anno, una cifra simile proprio a quella impegnata per i pendolari del Brandeburgo.
Le carrozze a due piani sono molto capienti e 600 di esse equivalgono a circa 80 treni locali e quindi avrebbero consentito ai pendolari italiani di tirare il fiato sollevandosi almeno un po’ dalle condizioni spesso bestiali in cui ora sono costretti. [...] (Daniele Martini, Il Fatto Quotidiano)




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