domenica 15 gennaio 2012

Dramma, Atto Secondo. Il Divino.

«Lei ha cominciato bene, però in una situazione molto difficile». Così il Pontefice si è rivolto a Mario Monti all'inizio dell'udienza concessa al premier italiano. Il Presidente del Consiglio annuisce e Ratzinger sorride e aggiunge a bassa voce: «...quasi insolubile». Monti ha sottolineato che è «importante dare fin dall'inizio un segno di una certa determinazione».
Il premier ha donato al Papa dei libri, tra cui un'edizione antica con carte geografiche («anche simbolica», ha commentato Ratzinger) e un suo volume del 1992, «Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'Italia europea», che, rivolgendosi al Pontefice, ha definito «una riflessione sull'Italia e sull'Europa molto nello spirito del nostro incontro». Benedetto XVI ha invece donato una preziosa penna e un'incisione antica raffigurante la basilica di San Pietro ancora in costruzione, la piazza e i palazzi circostanti. «Preziosa, interessante», è stato l'apprezzamento di Monti. E pare che il nostro PdC non si sia mai inchinato a baciare l'anello, come se la forma fosse sempre sostanza.

Il declassamento che l'Italia ha avuto dall'agenzia di rating S&P non ha fatto che complicare le cose per questo Governo: sarà più difficile collocare obbligazioni del debito italiano e nei prossimi mesi sarà necessario farlo per un valore di centinaia di miliardi di euro. Chi gestisce grossi portafogli, infatti, non può avere molto spesso, per statuto, titoli con una valutazione inferiore alla A.

Monti, quindi, resterà al suo posto almeno fino al 2013. Comunque vadano le cose. Nel tentativo di riportare le cose indietro (molto) nel tempo, con l'aiuto del Cielo.


Negli Stati Uniti non si parla che di Tim Tebow, quarterback dei Denver Broncos. Uno che sembra "scarso" ma che riesce a vincere, quasi sempre.
Per volontà divina, spiegano. Senza dirci niente, però, delle eventuali colpe degli sconfitti.



Quanto a cose vecchie, c'è questo signore in foto che c'avanza, quasi decomposto, di nuovo in campagna elettorale, con i "liberi servi" di sempre.

2 commenti:

  1. Li leggi anche tu i commenti dei lettori?
    Il Giornale e Libero sono antropologicamente necessari. :D

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    1. Li leggo, soprattutto quelli de Il Giornale, per fiutare l'aria che tira.

      Il guaio è che molti berluschini sono davvero convinti di quello che scrivono, anche gente molto giovane.
      In Persia accarezzano l'idea del fuoco come occasione di catarsi, per poter ricominciare.

      Con l'uso della sola ragione mi sa che siamo destinati ad un eterno pendolo.

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