venerdì 27 gennaio 2012

Tesori (e veleni) affondati

Cliccare per ingrandire (l'Espresso)

«Chi vive esplorando il fondo del mare lo sa», spiega Francesco Scavelli della Bluimage, una delle più importante società sub che studiano i relitti. Lui ha fatto decine di immersioni, al fianco dei più famosi oceanografi del mondo. Esplorazioni, ricognizioni, sopralluoghi a centinaia di metri sotto il livello del mare: «Sono decine, centinaia le storie di relitti svuotati, o assaltati, e sono tutte simili fra loro. Interessi scientifici e appetiti spesso si sono mescolati. E serve tenere alto il livello di attenzione e di controllo».
Sul fondo del Mediterraneo dormono 2.500 navi. Nel minuscolo quadrato di Adriatico fra Ravenna, Venezia e Trieste solo in epoca moderna 333 imbarcazioni sono state inghiottite dal mare. Di queste circa 89 sono bastimenti preziosi. Mercantili, scafi di piccolo cabotaggio, piroscafi, transatlantici e navi passeggeri. Spesso affondate vicino alla costa e facilmente raggiungibili.
(l'Espresso)

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