Si parte da qui: Un italiano diverso. Giacomo Matteotti (Gianpaolo Romanato), Milano, Longanesi, 2011.
Si continua su L'Osservatore Romano, con Roberto Pertici.
Si finisce su Libero il 29 e 30 luglio, con G. Parlato e F. Borgonovo.
L'ultimo scrive del penultimo, che aveva scritto di Pertici, che aveva recensito Romanato.
Usura, esproprio alla Chiesa, morti ammazzati (anche in famiglia), matrimonio laico. Era uno spendaccione, fu protagonista delle violenze rosse, aveva intenti rivoluzionari. Prima di morire, però, si racconta di come abbia espresso posizioni anticomuniste. Santo o diavolo? Dipende.
Domani mi aspetto l'articolo di Belpietro o Feltri che l'avranno incontrato in sogno stanotte.
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