mercoledì 22 febbraio 2006

Segni ...


Egli stesso è fatto a somiglianza dei segni. Lungo grafismo magro come una lettera, eccolo emerso direttamente dallo sbadiglio dei libri.
(M. Foucault - Le parole e le cose. Un’archeologia delle scienze umane.)

Chiacchiere da bar o discussioni d’accademia trovano il loro spazio in quelle che sono proiezioni imperfette, ma molto verosimili, della realtà. Quello che accade nella comunicazione verbale si ripropone sul piano della scrittura, in luoghi virtuali.

C'è chi esprime gratuitamente dei giudizi basandosi esclusivamente su poche frasi estrapolate da un contesto molto più generale.

Altri, da quel materiale incompleto, articolano concetti diametralmente opposti tra loro nel giro di pochi interventi, forse perché su pagine diverse o in spazi temporali non contigui.

Supponenza, ignoranza e superficialità espresse con poche frasi smozzicate o decine di righe mal composte.

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